Editoriale

Gioco d’azzardo, nelle Marche si spendono quasi due miliardi all’anno

I marchigiani spendono quasi due miliardi di euro all’anno per giochi e scommesse. Una tombola, come nel resto d’Italia. I dati emergono dal piano triennale approvato dalla Regione per il contrasto al gioco d’azzardo patologico e alle dipendenze digitali. Già, perché quando il gioco diventa ossessione, c’è il serio rischio di finire in una spirale in grado di rovinare vite. 

Nel 2022, nelle Marche, le persone in carico al sistema sanitario regionale per problemi relativi al Gap (gioco d’azzardo patologico) e alle dipendenze digitali sono state 413 (contro le 429 dell’anno precedente). Di queste, 363 per problematiche di gioco d’azzardo patologico (385 nel 2021) e cinquanta per problemi relativi alle dipendenze digitali (44 nel 2021). Il piano triennale 2023-2025 della Regione mette in campo risorse per quasi 5 milioni di euro per prevenzione, trattamento, formazione e monitoraggio. 

«Serve un approccio integrato, sociale e sanitario, che parte dai dipartimenti per le dipendenze patologiche – ha detto Filippo Saltamartini, assessore regionale alla sanità –, ma la prevenzione va fatta innanzitutto a scuola e deve coinvolgere genitori, insegnanti, personale amministrativo, studenti dall’infanzia fino all’istruzione secondaria. Il gioco patologico, che mette in discussione i bilanci familiari e la stabilità dei rapporti, deve essere combattuto con ogni forma di cultura della prevenzione e il problema non può essere sottovalutato».