Golden Whirlpool

È stata una sorpresa, positiva, la decisione del governo di vincolare con la carta della golden power l'acquisizione da parte dei turchi di Arcelik delle attività europee di Whirlpool, gigante degli elettrodomestici

È stata una sorpresa, positiva, la decisione del governo di vincolare con la carta della golden power l'acquisizione da parte dei turchi di Arcelik delle attività europee di Whirlpool, gigante degli elettrodomestici. Il governo ha messo una sorta di veto sull'operazione, come prevede appunto la legge sul golden power, dando un ok ma imponendo di salvaguardare l'occupazione e gli stabilimenti italiani.

La mossa pone quindi l'accento su un settore storico del Paese che anche in questo marchio raccoglie l'eredità di una eccellenza come quella dei fabrianesi Merloni. Insomma, al pari di campioni come energia, trasporti e comunicazioni, ora ci sono anche gli elettrodomestici. Adesso si vedrà come i turchi decideranno di muoversi in Italia, dove potranno contare su 4700 addetti sparsi negli stabilimenti di Lombardia, Marche e Toscana, ma certo è che saranno guardati a vista per evitare sanguinose riorganizzazioni con tagli del personale o delocalizzazioni. La palla passa in mano al ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, più volte chiamato in causa dai sindacati, che dovrà chiamare la proprietà a esporsi in maniera chiara su programmi e investimenti. Le preoccupazioni sono molte in particolare nelle Marche, a Fabriano, dove il distretto del bianco ha sofferto tantissimo negli ultimi decenni. Si spera quindi che il ricorso alla golden power non sia solo un esercizio muscolare del governo fine a se stesso ma un vero colpo a chi punta solo a prendersi il meglio di un'industria radicata in Italia e portarne il meglio all'estero.