Un campione olimpico per mettere le ali al Bologna. L’oro di Juan Miranda e della sua Spagna ai Giochi di Parigi manda riflessi di speranza sul futuro di Italiano. L’ex esterno difensivo di Barcellona e Betis mostra personalità, autorevolezza. Partecipa alla manovra, confeziona cross e assist di qualità, si sposta con facilità verso il centro, se l’occasione tattica lo suggerisce. Un tipo di difensore-attaccante che sarebbe piaciuto molto a Motta e che certamente può aiutare il nuovo tecnico nel percorso di crescita della squadra.
Ma a proposito di ali e di esterni, fondamentali nel gioco di Italiano, il Bologna ha un potenziale importante. È proprio sulle corsie, da dove nascono opportunità di gioco e cross, che la squadra del futuro prossimo può esprimere il meglio.
Cominciamo dalla difesa con Posch a destra e Miranda a sinistra, due stantuffi importanti, capaci di garantire un buon equilibrio al reparto, ma soprattutto di ripartire in velocità e con spiccato senso tattico. Accanto a loro il nuovo acquisto Holm, ai box per infortunio, che ha le stesse caratteristiche dei due titolari.
Se ci spostiamo agli esterni d’attacco, ecco una batteria di nomi importanti: Orsolini e Cambiaghi, Karlsson e Ndoye, con Odgaard pronto a vestire i panni del ricambio di lusso oltre a quelli del centravanti. Cambiaghi è apparso già in palla nel test col Maiorca, un giocatore solido, in piena ascesa e tatticamente molto intelligente. Karlsson lotta con la sua salute di cristallo, ma Italiano lo considera un’arma vincente per scardinare le difese con dribbling e invenzioni, Ndoye viene da un grande Europeo con gol e assist, mentre Orsolini è la carta vincente per le sue capacità balistiche. Su queste ali il Bologna è pronto a volare, aspettando che il mercato chiuda le ultime falle.