Editoriale

Il grande sogno degli show in piazza

L'articolo critico del New York times ha acceso i riflettori sulle polemiche legate al turismo definendo Bologna fra le altre cose "un mangificio di mortadella e affini". Se a Bologna si mangia bene e ovunque è un bene per il turismo che ovviamente ama questa città anche per altri aspetti. Bologna ha prodotto un'estate piena di eventi, spettacoli, novità che ne fanno un modello. Non ho prove scientifiche ma credo che soprattutto questo succedersi di eventi abbia attirato turisti e visitatori. I nodi irrisolti sono altri, come la Città 30, un flop e un bluff nello stesso tempo e il caos che regna in aeroporto.

Aristide Ferrarini

Risponde Beppe Boni

Bologna sa sognare e sa far sognare. Lasciamo da parte l'aspetto politico sul governo cittadino che presenta alcune anomalie, compreso il fatto che una città ad alto tasso turistico (di cui giustamente si vanta) non ha un assessore al turismo, ma un consigliere comunale delegato. Ma questa è un'altra storia. Bologna sa essere creativa più dei fantasiosi romagnoli che ne inventano sempre una più del diavolo e l'estate è stata esilarante. Il concerto di Zucchero Fornaciari allo stadio Dall'Ara, per esempio, è stata a sua volta serata da incorniciare, idem lo spettacolo in omaggio a Francesco Guccini. Il programma Sotto le stelle del cinema, un'invenzione da medaglia d'oro intrecciata a doppio filo con l'altra rassegna Il Cinema ritrovato, ha portato una dote di circa 210mila persone, con 10 mila unità in più rispetto all'anno precedente. Due bellissime idee che caratterizzano Bologna insieme agli eventi musicali come quello di Andrea Mingardi (inossidabile) che ha chiuso il programma l'altra sera. E ieri ancora musica in piazza Maggiore con il gran ballo della Filuzzi e un omaggio al grande Henghel Gualdi. L'estate bollente di Bologna è promossa con lode. Buon Ferragosto.

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