Editoriale

Il lupo è innocuo per l’uomo

Mi chiedo come si possa simpatizzare per certi animali selvatici che sono predatori per natura. Che animali come i lupi, ormai diffusi in tutto l'Appennino e nella pianura emiliano romagnola, siano innocui per l'uomo è scritto in qualche libro, ma lupi (e orsi) non sanno leggere. Questi animali sono protetti da chi deve proprio temere aggressioni. E a volte bisogna stare attenti anche ai migliori amici dell'uomo, come il cane. Una signora anche recentemente è stata sbranata dal cane di un amico di famiglia.

Maurizio Dall’Oca

Risponde Beppe Boni

Meglio mettere subito in chiaro un fatto oggettivo: negli ultimi cento anni da queste parti si è verificato un solo caso di aggressione letale a un uomo da parte dei lupi. Il re del bosco non è pericoloso per l'uomo. Certo, se un umano si avvicina ai cuccioli e nei pressi c'è mamma lupa è facile immaginare cosa può accadere. Sono più pericolosi i cani randagi in branco o razze come i pitbull o rottweiler, protagonisti di più episodi di aggressioni domestiche. Attualmente il lupo si è diffuso parecchio anche in pianura e questo crea rischi per le greggi o per capi di bestiame isolati. In alcuni casi i lupi sono entrati anche in recinti di allevamento e hanno fatto vittime. Idem in qualche pollaio. Hanno anche sbranato qualche cane isolato. Si cibano pure di caprioli, cervi, daini e cinghiali e questo non piace ai cacciatori che vedono diminuire la consistenza della selvaggina. Con i lupi bisogna abituarsi a convivere mettendo in atto tutte le difese possibili dato che non si possono cacciare essendo animali protetti. Recinti robusti, cani maremmani abituati a tenere lontani il re del bosco sono tra i metodi possibili. Non bisogna però essere nemmeno animalisti integralisti e dove è necessario vanno messi in conto anche abbattimenti selettivi dei lupi, cosa che già avviene ma di frodo.

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