Editoriale

Il meteo (terrorismo)

Col tempo non si scherza. Nel senso che, mentre magari leggete queste righe, non escludo (chi può saperlo?), che sia in corso il temporale o l'uragano del secolo. Mi auguro di no. Ma i temporali e gli uragani del secolo dovevano esserci anche in questo lungo ponte che tirato molto, cioè dal pre-25 aprile, è durato quasi 10 giorni. Ognuno di noi, in quel diabolico marchingegno chiamato telefono cellulare, ha pigiato e ripigiato mille volte la scorsa settimana sulle applicazioni meteo, cioè sulle previsioni. E non c'era nulla da fare: pioggia, pioggia e solo pioggia.

Prendiamo la Riviera Romagnola in primis: nubi e acqua, fissi, da venerdì. E te lo ripetevano, queste infallibili Bernacca dei tempi moderni, già da giorni, settimane. In realtà venerdì, sabato e domenica non sono stati affatto, sulla Riviera romagnola, giornate da fulmini e saette. Sì, il primo maggio, dal pomeriggio, il tempo è peggiorato, ma chi si è fatto il week end lungo a Rimini, o Cervia, o Cesenatico se l'è goduto. Non rimanendo magari dieci ore in spiaggia (non c'erano neppure le temperature giuste) ma ormai la Riviera è attrezzata anche per fare tante altre cose..

Il week end non se l'è invece goduto chi ha disdetto le prenotazioni, terrorizzato dal meteo.

E allora arriviamo al dunque: il meteo (terrorismo). In Riviera qualcuno ci crede sul serio e in passato ha anche minacciato cause o qualcosa di simile contro chi fa fuggire potenziali ospiti. Io escludo che ci siano disegni sottili anti turismo balneare da parte dei Bernacca moderni: forse semplicemente dovremmo essere noi, utenti, a dare il giusto peso alle cose. Loro non si inventano frottole, fanno ricerche scientifiche, ma noi possiamo un po' (non tanto) filtrare: quando a maggio vedete una giornata intera di pioggia, sulla vostra App, concedetevi il lusso di dubitare.

Non c'è nulla, in questo mondo, di infallibile. Figuriamoci le previsioni del tempo.