Girano il mondo, anche se non lo possono vedere. Cosa assai più importante: lo vivono. Particolare di non poco conto: non lo possono vedere perché sono ciechi.
Straordinaria la storia raccontata nei giorni scorsi dal nostro Raimondo Montesi e che vede protagonisti due anziani signori di Ancona, Daniela Bottegoni e Aldo Grassini, moglie e marito. Presto partiranno per l'Armenia, ma hanno già visitato altri 70 Paesi in giro per il mondo. Ma come fanno? Me lo chiedo io e se lo chiederanno immagino tanti di voi. La risposta ce la dà il professor Grassini stesso: “I ciechi vedono con le mani. La nostra cultura demonizza il tatto. Qualsiasi cosa esposta non si può toccare, ma perché?”.
Già, ci avevate mai pensato voi? Aggiunge Grassini: “Ci sono tutele che vanno garantite, ma il problema è che il vietato toccare è precedente a qualsiasi seria valutazione sull'effettivo pericolo. La nostra esperienza ci dice che nella maggior parte dei casi il tatto non provoca problemi. Prendiamo una grande scultura egizia in granito. È intatta da 4 o 5mila anni. Le pare possibile che toccandola la roviniamo?".
E ancora: “Viaggiare è un'esperienza fatta di tante sensazioni. Non è solo partire, scattare foto e metterle sui social. A noi di questo non importa niente.Viaggiare significa conoscere il mondo, la gente. Significa gustare la cucina di un Paese, espressione di una cultura diversa'.
L'articolo è pieno di perle.
Leggendolo, impareremo a non dare nulla per scontato.