Editoriale

Il nodo scomodo e irrisolto dei campi nomadi

Bologna, 2 marzo 2023 – Portando mia figlia a scuola, passo davanti al campo Rom di via Saffi. Ho notato che, in un terreno vuoto di fianco al campo, si stanno accumulando tantissimi rifiuti, presumibilmente gettati lì dagli occupanti. Volevo segnalare la situazione visto che, all'arrivo del caldo, quel terreno diventerà una discarica maleodorante. Lì davanti ci sono le scuole Sant'Anna, le quali hanno il cortile per le attività all'aperto proprio di fronte al terreno.

Igor Massai Risponde Beppe Boni

I campi nomadi sono un nodo ultradecennale che il Comune di Bologna ha cercato di guidare, gestire, controllare, ma rimane sostanzialmente irrisolto. La politica regionale (giusta) è stata quella di smantellare i campi troppo estesi e difficili da tenere sotto controllo, come era a Bologna quello di via Erbosa, a favore di piccoli insediamenti. Anche questi però creano problemi di ogni genere, legati soprattutto all'igiene, alla mancanza di rispetto delle regole di smaltimento dei rifiuti e in parte anche del pagamento delle bollette energetiche. Accanto agli accampamenti non è difficile trovare discariche improvvisate dove c'è di tutto. E siamo sinceri, non si usa mai la stessa severità applicata invece ad un qualsiasi cittadino pizzicato ad abbandonare rifiuti impropri accanto al cassonetto. E che viene giustamente punito. Ma la legge del pattume, evidentemente, non è uguale per tutti. Molti nuclei familiari poi delle bollette se ne fregano e non mettono mano al borsellino, tanto sanno che nonostante le ingiunzioni paga sempre Pantalone, vale a dire il Comune. Poi c'è il tema della piccola criminalità. Casualmente ogni volta che vigili urbani, polizia e carabinieri effettuano un controllo a tappeto all'interno dei centri trovano ogni genere di refurtiva, ciclomotori e auto rubate, affollamento di persone che non hanno titolo per il domicilio. Mesi fa il Gruppo consiliare Fratelli d'Italia con un ordine del giorno invitò la Giunta comunale di Bologna a "revocare le autorizzazioni alla sosta ai nuclei familiari morosi e ad allontanare chi abbia violato il codice penale". L'intervento sulla comunità rom fu fatto in seguito a un’inchiesta della guardia di finanza che smascherò 44 percettori abusivi del reddito di cittadinanza domiciliati nei quattro campi rom dislocati tra Bologna e San Lazzaro. Tutta gente che non fugge da guerre e fame come i profughi che a migliaia arrivano in Italia. Molti dei quali muoiono nelle stragi in mare, come in questi giorni in Calabria.

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