Fine settimana assolutamente anomalo per la Città dei Canestri. Si gioca su tutti i campi, ma dei tornei dilettanti. La serie A è ferma, la A2 (che sulla carta è un torneo dilettanti) gioca solo alcune gare. E allora Virtus e Fortitudo restano a guardare. Momento particolare per le due bolognesi, sicuramente non nel periodo migliore. Partiamo dalla Virtus, attesa dallo scrimmage con Forlì (a porte rigorosamente chiuse, forse non sarà nemmeno tenuto il punteggio). I bianconeri sono usciti subito dalla Coppa Italia, ormai dieci giorni fa, ma le tossine del ko con Milano restano. L’unico obiettivo a questo punto resta lo scudetto: Ivanovic intanto cercherà di recuperare un po’ di giocatori. Ante Zizic rientrerà ufficialmente venerdì, alla Segafredo Arena, contro l’Olympiacos. Per Clyburn bisognerà aspettare l’inizio di aprile. Ma c’è curiosità e anche un pizzico di attesa per comprendere se Justin Holiday si sarà effettivamente calato nella parte. E la Fortitudo? E’ il momento peggiore della gestione Caja. Tre sconfitte consecutive, Thomas confinato ai margini e l’idea che davanti, ormai, siano scappate. La promozione diretta è andata. L’Aquila ha il dovere di chiudere più in alto possibile. E, in occasione della festa per i 55 anni della Fossa dei Leoni, ci saranno i ‘grandi vecchi’, tra i quali Claudio Pilutti e Gianluca Basile a dare la spinta ai biancoblù di oggi.
EditorialeIl weekend anomalo di Basket City