La vittoria della Coppa Italia è figlia della sconfitta di Milano sempre contro i rossoneri. Bravo il mister Italiano ad avere apportato e indovinato le giuste correzioni. Un meritato premio al patron Saputo capace di avere creato una società sana e vincente oltre al sostegno economico. Ma un riconoscimento speciale va ai tifosi che non hanno mai fatto mancare il loro prezioso appoggio con compostezza ed educazione.
Tiziano Dalla Riva
Risponde Beppe Boni
Una città intera che ha voglia di riscatto e alla ricerca di un motivo per esultare a braccia alzate ce l’ha fatta. Il Bologna calcio vince la Coppa Italia e tutta Bologna sorride, si sbraccia dalla gioia, gli ’umarells’ lasciano il controllo dei cantieri (che sono tanti) e si spostano nel più vicino bar per commentare il risultatone. Ieri mattina, la soddisfazione infinita si respirava nei primi bar aperti per la colazione del mattino, sotto i portici, negli uffici, dove parlavano della Coppa come se fossero gli allenatori di turno anche coloro che non distinguono il golf dal calcio. Forse anche il ciclista di turno caduto nella trappola delle rotaie del tram in via Ugo Bassi e che si è sbucciato un ginocchio ha sorriso anziché tirare accidenti e frasi non ripetibili. Copyright della battuta a Giorgio Comaschi che l’ha rilanciata sui suoi social in una pausa delle gag mattutine con l’uomo - camion. È l’urlo di gioia collettiva della città che a Roma ha esibito il cuore di 30mila tifosi autori di coreografie da Cinecittà mentre in tribuna applaudivano Gianni Morandi, Luca Carboni, Cesare Cremonini, Laura Pausini, che però tifa Milan ma le vogliamo bene lo stesso. E allora sì, Bologna ora sogna. Domani è un altro giorno.