Editoriale

Inquinamento, il Passante non convince

Bologna, 13 aprile 2023 – Anni fa la Regione Emilia-Romagna coordinò un convegno riguardante la cosiddetta VIS (Valutazione Impatto Sanitario), a riprova dell' importanza che questo protocollo riveste nella prevenzione e nella tutela della salute, ad esempio in presenza di progetti come le vie di comunicazione, intervenendo prima che questi vengano realizzati. Vi è da chiedersi come mai una tale lungimiranza non si ritrovi per il progetto del Passante autostradale di Bologna. Le richieste dei cittadini di effettuare VIS e ricerca epidemiologica sulla popolazione rimangono senza risposta.

Giovanni Casadio  

Risponde Beppe Boni

A sentire Comune e Regione tutto ciò che andava fatto per garantire a priori la salute dei cittadini, l'impatto ambientale, i rischi di inquinamento è stato fatto. Però molti dubbi restano sul tappeto e difficilmente si diraderanno fino a che l'allargamento della tangenziale (preferito al Passante nord), che pure non risolverà i problemi del traffico, sarà davvero operativo. Secondo i comitati e i rappresentanti dell'opposizione, che a loro volta citano altri esperti e altri studi, l'inquinamento verso la città non diminuirà, ma anzi sarà più forte. L'anno scorso una rete civica di cittadini che si è data un nome significativo, Aria pesa, ha presentato una petizione con 2mila firme con cui si chiedeva il monitoraggio dello smog e la valutazione di impatto ambientale. Per quel che valgono, le rassicurazioni sono arrivate. Intanto sono già partiti i lavori preliminari, cioè i piccoli cantieri che comprendono anche 19 aree a ridosso dei sottopassi della tangenziale. A maggio è previsto un ultimo passaggio del progetto Passante al Ministero dei Trasporti per poi procedere con gli espropri. I grandi cantieri sono per ora in agenda per giugno-luglio del 2024. Oramai il dado è tratto e indietro non si torna. Un'opera per rendere più fluido il traffico (anche se il Passante non è l'ideale) è necessaria e quindi bisogna andare avanti rapidamente su questo progetto, sperando che tutti gli accorgimenti messi in campo per mitigare inquinamento acustico e ambientale siano davvero efficienti. Come scrisse Alessandro Manzoni nella parte centrale dell’ode Il cinque maggio, ai posteri l'ardua sentenza. Nel caso del Passante bolognese i posteri siamo noi.

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