Più Marche. Nel 2025 che segna l’avvio delle celebrazioni dei 140 anni de Il Resto del Carlino – il vostro giornale, il nostro giornale – vogliamo dare un segnale. Politica, economia, cultura, inchieste, buone notizie: in un mondo sempre più globale e slegato dai territori, in una vita sempre più appiccicata ai dispositivi e meno alle persone, in comunità (invece) così fortemente identitarie e già rappresentate su queste colonne e sui nostri siti e piattaforme dallo sforzo continuo delle redazioni, abbiamo deciso di arricchire il quotidiano dandovi ogni giorno due pagine dal sapore regionale all’interno dei fascicoli cittadini de Il Resto del Carlino. Due pagine per segnare sempre più un’anima localissima, ma anche un cuore marchigiano e un respiro che, nelle pagine del QN, arriva a essere internazionale. Il tutto con una vetrina anche sul web. È solo il primo passo di un lungo viaggio che ci porterà, in un compleanno tanto importante, a essere presenti con iniziative fisiche nelle città, in ogni provincia. E a presentarvi tanti altri progetti che ora non vi anticipiamo, ma che guarderanno al passato e al futuro di questa terra meravigliosa. Prendo a prestito le parole di Paolo Volponi: ‘Sempre io amo queste colline della terra di mia madre’. C’è, nei marchigiani, un orgoglio e un impegno che altrove sarebbe difficilmente alimentato e alimentabile. Un particolarismo eccezionale, dove ogni borgo è un valore aggiunto, ma anche una tensione transgenerazionale che necessita di un luogo di discussione e ragionamento comune. Iniziamo questo lungo viaggio nell’anno che porterà la regione alle elezioni e, dunque, rimetterà le Marche al centro dell’attenzione nazionale, sia per quel senso di ‘laboratorio’ governativo, sia per la propulsione di un’opposizione che vuole ritrovare la capacità di guida. È un anno importante anche per l’economia, con le molte sfide da vincere e le tante crisi aziendali; per la sanità, con il tema liste d’attesa e la nuova geografia ospedaliera; per la mobilità, sia sul delicato fronte ferroviario sia su quello autostradale; per la cultura, con l’eredità di Pesaro capitale. Cercheremo di farlo, in un momento sfidante per l’editoria e difficile per le edicole, con la massima onestà intellettuale e soprattutto con entusiasmo e senza distrazioni. Paolo Nonni, il più grande giornalista dietro e davanti a queste colonne, lo scrisse il 7 luglio 2005: “Forse il segreto è tutto qui. Se ti passa l’entusiamo del primo giorno sei finito”. E ancora: “Di distrazione in distrazione si finisce inesorabilmente allo sbando. E allora, addio giornale”. Lezione per tutti.
EditorialePiù Marche: insieme a voi con i 140 anni del Carlino