Editoriale

La buona tavola è un valore per la città

Bologna, 1 febbraio 2023 – Vorrei poter dire alla direzione di Ascom Confcommercio: basta chioschi, basta crescentine e salumi in città. Confcommercio chiede di aumentare la presenza degli esercizi esercizi anche nei parchi a primavera. Ne siamo già strapieni e qualcuno, con ironia, ci chiama già la città dei taglieri. I chioschi portano confusione, traffico, rifiuti e lauti introiti per gli esercenti. Quando, di sera, si gira la città, non è possibile ammirarne le meraviglie perché si deve fare attenzione a schivare i tavolini.

Stefano Gubellini Risponde Beppe Boni

Punto numero uno. Alla sicurezza di una città concorrono più soggetti e non solo le forze dell'ordine. Ognuno può agire con un compito preciso. Polizia, carabinieri e Gdf controllano, arrestano, denunciano. Punto numero due. Se gli operatori commerciali hanno la possibilità, con l'aiuto dell'amministrazione comunale, di mantenere vive le zone della città più critiche può essere un beneficio per la collettività. Il lettore si riferisce al fatto che la direzione di Confcommercio Bologna ha auspicato l'apertura di nuove attività e nuovi chioschi nei parchi soprattutto in primavera e in estate. Non sarà la soluzione di tutti i nodi sicurezza ma certo aiuta. E se qualcuno definisce Bologna la città dei taglieri e della buona tavola ne dobbiamo andare orgogliosi. È un valore, non un aspetto negativo. Anche perché siamo sinceri: la bellezza di una città, dei suoi monumenti e dei suoi gioielli si ammira a prescindere dal numero dei ristoranti e tavole calde. Anzi, è il contrario. Più c'è possibilità di scelta e più c'è accoglienza (per tutte le tasche) e più il turista è contento e soddisfatto. Basta farsi un giro per esempio a Roma Trastevere per verificare che la bellezza del quartiere e dei suoi percorsi non è danneggiata dalle tante osterie, ristoranti e locali con i tavolini all'esterno. Forse le torri della Garisenda e degli Asinelli (ora in ristrutturazione) non si possono ammirare se in via Santo Stefano o nelle vicinanze ci sono tavolini sul selciato? Basta agire concordando le soluzioni con le associazioni di categoria e gli enti pubblici. I turisti non piangono, ma applaudono.

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