NEK
Editoriale
Editoriale

La forza dei sentimenti: il segreto della felicità? Mai darsi per scontati

28 maggio 2000: il matrimonio di Nek e Patrizia Vacondio

28 maggio 2000: il matrimonio di Nek e Patrizia Vacondio

Tendiamo a dare tutto per scontato. A non riconoscere il gesto, l’impegno, il senso, la presenza, il valore che sta in ogni cosa che facciamo. In ogni decisione che prendiamo. Abbiamo inserito il pilota automatico, tempo fa, e non lo leviamo più. Siamo arrivati ad accettare come “normale” ogni cosa, a percepire i troppi mali del mondo alla stregua di un fastidioso rumore di fondo. Ad archiviare come immagini da “scrollare” in fretta una realtà che ha superato ogni limite e previsione. Ascoltiamo poco e giudichiamo in fretta, e a furia di fare “da spettatori” abbiamo perso il senso della responsabilità, senza in realtà comprendere che tutto è figlio delle nostre scelte, delle nostre mancanze, delle nostre paure. Mali del mondo inclusi. Allo stesso modo affrontiamo la vita di tutti i giorni. Il lavoro, le relazioni, il quotidiano, non ci stupiamo e accorgiamo più di niente, non siamo più in grado di riconoscere i traguardi che abbiamo raggiunto, i nostri limiti o le nostre stesse qualità. Siamo arrivati dove dovevamo perché così doveva evidentemente andare, e lo diamo per scontato. Oggi io e Patrizia abbiamo festeggiato le nostre nozze d’argento. Venticinque anni di matrimonio. Che non è un traguardo, ma un viaggio. Diecimila giorni che si sono sommati uno dopo l’altro, vissuti uno alla volta, a far sì che, in un modo o nell’altro, la routine non prendesse mai il sopravvento. Diecimila momenti buoni per condividere e costruire, correggere, rivedere, scusarsi, migliorare, crescere. Insieme. Non più l’amore travolgente dei primi tempi, ma un qualcosa di solido e silenzioso, fatto di parole a volte sussurrate, a volte urlate, di gesti che abbiamo cercato di rendere sì quotidiani e famigliari, ma mai banali. Non solo un’unione fatta di promesse, famiglia, ricordi condivisi, e sogni realizzati. Ma un vero e proprio percorso costruito su pazienza e compromesso, lacrime e sfide, il tutto a rendere questa storia, la nostra, potente e straordinaria. Diciamocelo, ci è andata pure bene. La musica, il successo, i soldi, la salute. Eravamo giovani e potevamo tirar dritto a goderci le nostre cose evitando la fatica di metter costantemente tutto in discussione. Evitando di farci delle domande che poi generano problemi, a pretendere (o a far finta) che tutto fosse sempre giusto, dritto, figo. Se ci fossimo dati per scontati, se io avessi pensato che dopo ogni concerto, ogni viaggio, sarei tornato a casa e avrei trovato “quella cosa lì”, la mia donna, le mie certezze, il mio mondo e le mie cose, non saremmo mai arrivati da nessuna parte. Stessa cosa se la Patty avesse fatto altrettanto. Se non avessi fatto questo viaggio con lei accanto, io non sarei quello che sono. Se non mi fossi specchiato tutti i giorni nei suoi occhi, imparando ogni giorno qualcosa di nuovo dai suoi gesti e dalle sue parole, dal suo modo di affrontare il mondo, dal suo modo di essere moglie, madre, amica, e tanto di tutto, sarei qualcosa di meno bello e di questo ne sono certo. A non darci per scontati mai, è venuta fuori questa storia che è proprio come l’argento. Preziosa, resistente. Lucente.