Editoriale

La grande bellezza dei canali di Bologna

Bologna, 8 aprile 2023 – Da molti anni ho lasciato Bologna per motivi di lavoro ma spesso torno per andare da amici e parenti. Forse non conosco più a fondo questa bella città che oltre ai siti e ai monumenti più conosciuti, tipo la casa di Lucio Dalla o San Petronio, ha tanti angoli che forse vale la pena di vedere. Chiedo qualche consiglio sui percorsi meno conosciuti e meno pubblicizzati. Sono certa che anche su questo Bologna la dotta non tradisce i suoi estimatori e i turisti che arrivano sempre in numero crescente.

Maria Sole Ferrari

Risponde Beppe Boni

C'è una Bologna che splende tra piazza Maggiore e le Due Torri e che tutti i turisti in questi giorni, come sempre, ammirano. La città è affollata di visitatori americani, inglesi, polacchi e conferma il trend che si era evidenziato nelle settimane scorse con alberghi pieni e B&B che si fregano le mani con le stanze piene. Ma c'è anche una Bologna nascosta, un gioiello che non si vede passeggiando per il centro, ma che vale la pena di visitare. È la città segreta dei canali che partono dalla periferia e passano per le viscere del centro storico. Non tutti conoscono questa splendida parte di Bologna che invece vale la pena di visitare. Ci sono associazioni dotate di guide esperte che su prenotazione conducono per mano i turisti in un percorso affascinante sopra e sotto terra. Le visite guidate sono disponibili solo in alcuni mesi dell'anno: una meta che non bisogna lasciarsi sfuggire. Un esempio? La Chiusa di Casalecchio è uno sbarramento artificiale realizzato a metà del XIV secolo lungo il corso del fiume Reno che consente di derivare una parte delle acque del fiume per sfruttarle artificialmente attraverso il canale di Reno.Nel 2010 ha ottenuto la certificazione Unesco di “Patrimonio messaggero di una cultura di pace a favore dei giovani" ed è quindi un altro gioiello riconosciuto patrimonio dell'umanità insieme ai portici di Bologna. La Chiusa e le sue opere idrauliche rappresentano una tecnologia paleoindustriale e sono considerati come uno dei siti di “archeologia delle acque” più significativi d'Europa. Poi ci sono la Chiusa di San Ruffillo ed il derivato canale di Savena, il Paraporto Scaletta, la cosiddetta “Casa dei Ghiacci”, un’opera cinquecentesca (restaurata) di grande valore. Provare per credere.

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