La sanità in cammino

“Seconda stella a destra...”. Se per una volta alla fine del cammino ci fosse davvero l'Isola senza liti e polemiche. La sanità italiana ne avrebbe un gran bisogno

“Seconda stella a destra...”. Se per una volta alla fine del cammino ci fosse davvero l'Isola senza liti e polemiche. La sanità italiana avrebbe un gran bisogno di quel pezzo di terra che Edoardo Bennato, con la sua canzone, invita a cercare da oltre 40 anni. Ma se l'Isola che non c'è resterà un'utopia (anche dopo la tragedia del Covid), almeno ogni tanto salta fuori qualche notizia importante per la vita delle persone. Ne scegliamo un paio: La prima in Emilia-Romagna, dove l'adesione agli screening oncologici per la diagnosi precoce e la cura di alcune delle forme più diffuse di tumore supera i livelli pre-pandemia. Nel 2022, il 71% delle donne nella fascia di età 45-74 anni ha aderito ai controlli preventivi per il tumore al seno (era il 69% nel 2021); si è passati dal 63 al 65% per lo screening al collo dell'utero (donne tra i 25 e i 64 anni) e dal 51 al 53% per lo screening al colon-retto, che coinvolge uomini e donne tra i 50 e i 69 anni. L'altra notizia positiva arriva da Roma: sono cresciute a 2.108 le prestazioni che il Servizio sanitario nazionale garantirà a donne e uomini coi i nuovi livelli essenziali di assistenza. Un investimento di oltre 400 milioni - assicura il ministro della Salute, Orazio Schillaci - per fornire, tra l'altro, più vaccini gratuiti e prestazioni di elevatissimo contenuto tecnologico come l'adroterapia, o per la diagnosi e il monitoraggio delle celiachie e delle malattie rare a beneficio delle persone fragili. Alla sanità servono zero polemiche e tanti servizi. Gli esperti non si stancano mai di ripeterlo: un grammo di prevenzione vale più di un chilo di cura.