La Virtus in Eurolega? Ci starebbe proprio bene

La vittoria di Gran Canaria in EuroCup toglie spazio al Valencia, il club che poteva (e può ancora) ostacolare i bianconeri nella corsa verso una wild-card

Il successo di Gran Canaria in EuroCup, forse è un assist degno del miglior Milos Teodosic. Una di quelle magìe che il Mago serbo ci ha regalato dal 2019 in poi. Un’esagerazione? Forse. Il fatto è che la vittoria degli spagnoli, nella finale di EuroCup, toglie spazio, in prospettiva, proprio al Valencia, il club che poteva (e può ancora, è chiaro) ostacolare la Virtus nella sua corsa verso una wild-card.

Perché il successo del Gran Canaria toglie spazio al Valencia? Semplice: in Eurolega, tra pochi mesi, i club spagnoli in campo saranno il Barcellona (già semifinalista), il Real Madrid (’graziato’ dopo la brutta rissa di gara-due e ancora in corsa per un posto per la prossima final four di Kaunas) e il Vitoria. La quarta, appunto, sarà la neopromossa Gran Canaria e appare alquanto improbabile che l’Eurolega conceda un quinto posto a una formazione iberica. Per questione di equilibri geopolitici, appunto.

Ecco perché la Virtus di Massimo Zanetti e Luca Baraldi potrebbe beneficiare di questa situazione. Ma è meglio precisare che non si tratterebbe di un regalo. Perché? Perché la storia dell’Eurolega, di fatto, comincia con Virtus, Fortitudo e Treviso. L’Eurolega non dovrebbe aver dimenticato che, nel maggio 2002, la prima edizione della final four di Eurolega (dopo la divisione dell’anno precedente), si disputò proprio a Casalecchio, all’epoca conosciuto come PalaMalaguti.

Bologna si mise a disposizione, in corsa, senza tanti preparativi. Per spirito di servizio. Un po’ di riconoscenza, forse, non guasterebbe. E se non si vuole ricordare la storia, basterebbe citare la logica: perché la squadra che nel 2021 vinse lo scudetto (la Virtus, appunto), non entrò subito in Eurolega. Anche se, la storia insegna, che chi vince uno scudetto, poi, merita il palcoscenico migliore (anche se l’Eurolega...). E, oltre alla logica, ci sono gli investimenti, legati all’impiantistica: la Virtus ha un impianto, per ora provvisorio, che garantisce un posto a 10mila spettatori. La prospettiva è quella di avere un impianto fisso in tempi brevi.

Ma i quasi 10mila della Segafredo Arena sono un dato reale. Indiscutibile. E se proprio si vuole aprire un dibattito, magari, si potrebbe chiedere, con gentilezza (domandare è lecito, rispondere è cortesia) per quale motivo, certi numeri, a Monaco – dove pure l’impianto è un gioiellino – non tornano. L’Eurolega, è nel suo diritto, fissa dei paletti. Ma sarebbe sacrosanto che questi paletti – leggasi capienza – fossero poi rispettati da tutti. Nessuno escluso. Per non fare figli e figliastri. Sì, per concludere, la Virtus in Eurolega ci starebbe proprio bene.