L’abbraccio di Bologna a Umberto Eco

La lettera. Risponde Beppe Boni

Bologna, 18 maggio 2023 – Sette anni fa è scomparso il professor Umberto Eco, semiologo, filosofo, scrittore, traduttore, bibliofilo e medievista italiano, ovvero uno dei grandi intellettuali di cui può andare fiera Bologna. Ho sentito dire che l’università vuole valorizzare la sua figura attraverso accordi con gli eredi del professore. Mi pare un'ottima iniziativa perché la memoria di un personaggio del genere non solo non deve andare perduta, ma deve servire a far crescere tanti ragazzi sullo sfondo della sua figura eclettica che lo ha portato anche ad essere autore di romanzi di successo.

Ivan Ferrarini

Risponde Beppe Boni

Bologna non dimentica Umberto Eco, gli vuole bene, gli è riconoscente e l'intera Alma Mater considera la sua figura un esempio e uno stimolo per tutti i ragazzi che frequentano le aule universitarie con la voglia di apprendere e guardare al futuro. L’università da tempo ha perfezionato un accordo con gli eredi per ricevere l'intera biblioteca del professore che conta 35mila volumi, un patrimonio di valore inestimabile. I primi 2500 volumi sono stati consegnati all'università di Bologna nei giorni scorsi. Sono tutti testi annotati, con postille e sottolineature dell'autore. Per adesso saranno collocati, come ha spiegato ieri il Carlino in un servizio, nella biblioteca universitaria in attesa di una collocazione definitiva nella sala novecentesca di Piazza Puntoni. Tutti i testi saranno catalogati e soprattutto sottoposti ad un'opera di digitalizzazione e metadatazione finanziata dal Ministero della cultura. Il fine ultimo dell'intera operazione, nella quale sono coinvolte università, eredi della famiglia Eco, Cnr, e Cineca, porterà alla realizzazione virtuale del patrimonio librario che in questo modo sarà consultabile da ogni parte del mondo con clic. Anche l'esposizione materiale dei libri sarà particolarmente valorizzata. I volumi, infatti, saranno sistemati su scaffalature bianche con citazione in evidenza della loro provenienza. Anche questo è un tributo al professore che nella sua abitazione milanese aveva proprio un'infilata di librerie candide. I primi 2500 volumi, finita l'opera di catalogazione, saranno già consultabili a fine estate. Umberto Eco, a parte la sua attività universitaria, è diventato famoso in tutto il mondo con Il nome della rosa (1980), un romanzo ambientato nel Medioevo, che unisce un intreccio giallo a temi filosofici e politici. Altri suoi racconti di successo sono Il pendolo di Foucault e Il cimitero di Praga.

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