Editoriale

L’acqua è oro. Rete idrica con troppi sprechi

Bologna, 2 aprile 2023 – I media annunciano trionfalmente la diminuzione dei prezzi di gas e luce. Ma ora non sarebbe il caso di pensare un po' all'acqua che per quanto ci sia la siccità è l'elemento più comune in natura? I prezzi, che oggi sembrano equiparati allo champagne, vanno rivisti. C'è chi con certe pensioni non può permettersi di lavarsi tutti i giorni. Chi governa non può fare tutto ma basta nominare un buon commissario deciso e competente.

Stefano Pelloni

Risponde Beppe Boni

Se si parla di possibili riduzioni di prezzo che possono incidere sui consumi primari ovviamente i cittadini sono contenti. L'acqua? Certo si può fare, ma oggi il vero problema, pur in via di miglioramento, sono gas ed energia elettrica. Faticosamente per il primo siamo riusciti a svincolarci quasi del tutto dalla Russia attraverso altri accordi, mentre anche il costo dell'energia elettrica sta calando anche del 40-50%. Il problema vero dell'acqua oggi è la siccità. Regioni ad alto tasso di agricoltura come l'Emilia Romagna ne risentono in modo particolare con l'estate alle porte. Come già sottolineato altre volte anche in agricoltura bisogna adottare sistemi di protezione come la realizzazione di nuovi invasi per la raccolta dell'acqua piovana. E se l'acqua è oro bianco per tutti bisogna rimediare anche allo spreco della rete idrica che perde per strada una quantità inaccettabile di liquido perché obsoleta e piena di falle. I numeri non mentono. In Italia sprechiamo 104.000 litri di acqua al secondo. Risulta che si tratta di ben 9 miliardi di litri al giorno. Lo spreco di acqua potabile è pari al 42% dell'acqua che scorre lungo i 500.000 km di acquedotti. Un consapevole utilizzo dell'acqua è necessario. In Emilia Romagna i consumi complessivi sono di circa 1.400 milioni di metri cubi all’anno. Il fabbisogno viene coperto per il 68% da acque superficiali e per il restante 32% da acque di falda. Il fabbisogno giornaliero per abitante ammonta a circa 250 litri. La Regione Emilia Romagna agisce sul risparmio idrico nell’uso domestico attraverso una serie di misure per il contenimento dei consumi all’utenza: la politica tariffaria premiante il risparmio; l’installazione di contatori per ogni utenza; l’installazione di dispositivi di risparmio per l’impianto idrico e altro. Poi ognuno di noi deve aggiungere il buonsenso.

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