ALESSANDRO CAPORALETTI
Editoriale
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Lavoro precario, è boom di interinali

Lavoro sì, ma se in affitto è meglio. Per le aziende, si intende. Non per i dipendenti, condannati invece a un eterno presente di incertezza. Nelle Marche aumentano i lavoratori interinali, lo certificano i dati Inps del 2022 rilanciati dal Nidil Cgil. Che fotografa così la situazione: “Le aziende marchigiane tendono sempre più ad ‘affittare’ i lavoratori dalle agenzie per il lavoro, piuttosto che assumere direttamente, tanto che l’anno scorso questa tipologia di contratti ha riguardato 31mila lavoratori, il dato più alto mai registrato”. E come mai va tanto di modo il lavoro interinale? Semplice. “Le aziende preferiscono assumere i somministrati perché, nonostante il costo del lavoro sia teoricamente più elevato, la tipologia contrattuale è estremamente più flessibile – spiega la Cgil –. Chi ci rimette sono i lavoratori, in balia delle oscillazioni produttive”. Insomma, oggi ci sei, domani o dopodomani chissà.

Nel 2012, gli interinali marchigiani erano 13 mila, il loro numero è più che raddoppiato. E il trend non cambia nell’anno in corso: nei primi sei mesi del 2023, il 13% dei nuovi rapporti di lavoro è stato attivato passando dalle agenzie, un dato al di sopra della media italiana, il secondo più alto nell’Italia centrale. Se inizialmente il lavoro interinale era prerogativa del manifatturiero, oggi è in tutti i settori: dal 2012 i lavoratori interinali impiegati nel commercio e nei pubblici esercizi sono più che raddoppiati (da 800 a 1.800), idem per pubbliche amministrazioni e servizi pubblici (da 400 a 800). Per il Nidil Cgil, nei periodi di crisi i somministrati rappresentano la prima forma di ammortizzatore sociale. Elisa Marchetti, coordinatrice regionale di Nidil Marche: “Quando sono in difficoltà, spesso le aziende come primo atto mandano via i somministrati, i contratti a termine non sono rinnovati e gli interinali a tempo indeterminato sono ‘restituiti’ alle agenzie. Questa situazione ha già riguardato 120 lavoratori nel 2023, più del doppio dell’anno scorso”.