Editoriale

Le donne in vetta, non le hanno viste arrivare

Non le hanno viste arrivare. Proprio così. Lo ha detto dieci giorni fa Elly Schlein parlando della sua scalata al Pd. Lo ha detto ieri Giorgia Meloni parlando del salto quantico che le donne hanno fatto, in questo ultimo anno, nelle istituzioni, nella politica, nel Paese: "Voglio dire alle italiane che il fatto di essere sempre o quasi sempre sottovalutate è un grande vantaggio, perché sì, spesso non ti vedono arrivare". Il segreto è stato tutto lì, in fondo, lo stesso (quasi) per tutte: le underdog della politica, della scienza, della cultura, dell'imprenditoria, hanno raggiunto traguardi impensabili e impensati fino a pochissimi anni fa.

Tutto bene, dunque? No. Festeggiare l'8 marzo continua ad avere un senso? Sì, ce l'ha eccome. Perché la parità non guarda solo l'eccellenza. La vera parità parte prima di tutto dalla base. E qui i numeri, ancora una volta, raccontano fatti non contestabili. Nel 2022, cioè ieri e non un secolo fa, il tasso medio di occupazione mensile delle donne è oscillato tra il 50 e il 51%. Nel 2004, 18 anni prima, si attestava al 45%, sempre molto inferiore a quello maschile, tra il 68 e il 70%. E la violenza, con 120 donne ammazzate soltanto nel 2022? Nei primi due mesi di quest’anno i femminicidi sono stati diciotto. Diciotto donne uccise per la colpa di essere donne.

La realtà, in definitiva, racconta come per la parità di genere, per la parità dei diritti, per assicurare a tutti le medesime possibilità di accesso all’istruzione, al lavoro, o anche semplicemente a una vita serena, i passi da fare sono ancora tantissimi. Però. Però torniamo al dato di partenza, perché è storico e perché nessuno ce lo può togliere, ora che finalmente lo abbiamo conquistato: per la prima volta il capo del governo è una donna. E per la prima volta, contemporaneamente, la leader del maggiore partito di opposizione è una donna. Un fatto straordinario, che lo street artist Ozmo, usando anche l'intelligenza artificiale, ha voluto sottolineare con l'opera che vi proponiamo in questa copertina (qui in basso). Se è vero che noi tutti abbiamo bisogno di simboli e di suggestioni per immaginare il futuro, allora il simbolo e la suggestione di due donne nel cuore delle istituzioni ci autorizzano all' ottimismo. È un’occasione. A ciascuno di noi, adesso, il compito di dare sostanza e contenuto a questa occasione, il compito di scegliere la parte migliore. E di prendercela.