Editoriale

Non siamo i padroni del mondo

Bologna, 4 giugno 2023 – Addio al porta a porta. Dopo nove anni il centro storico di Bologna torna ai vecchi cassonetti per carta e plastica. Basta alle discariche a cielo aperto nelle vie più belle della città.

La raccolta differenziata dei rifiuti è da sempre tema di confronto e di scontro. Quando poi scendono in campo gli integralisti dei due fronti non se ne esce. Da un lato c’è chi vorrebbe gettare direttamente la monnezza nei fossi (e a volte lo fa, ahinoi); dall’altro c’è chi pensa di poter salvare non solo se stesso ma il mondo intero vivisezionando la bottiglietta di birra appena bevuta fra vetro, plastica del tappo, carta e non so che altro.

Intendiamoci: ognuno di noi dovrebbe cercare di fare il meglio possibile queste cose. Chiamasi civiltà. Ma allo stesso modo va anche detto che in questi decenni tante volte i ‘decreti attuativi’ di questa civiltà sono stati un po’ discutibili. Chiamasi fallibilità umana. Due esempi: ma se la lettiera dei gatti va messa nel secco e la raccolta avviene due volte all’anno, come si fa? E come si fa con pannolini e pannoloni se gli addetti passano una volta o al massimo due a settimana?

Tutte domande legittime.

Che risposte dare? Forse bisogna unire senso di responsabilità e buonsenso. In queste settimane mezza Emilia Romagna è stata travolta dalla furia di 23 fiumi che hanno scaricato di tutto e di più nelle città: lì che fai, differenzi? Mettiamocelo in testa: siamo ospiti di questo mondo, non padroni. Serve rispetto, mica onnipotenza. Onnipotenza che non è materia nostra e forse neppure di Dio, osava dire Albert Einstein: "Se Dio è onnipotente, può creare una pietra che sia così pesante da non poter essere sollevata nemmeno da Lui. Ma se Dio non riesce ad alzare la pietra, significa che non è onnipotente. Se ci riesce, non è comunque onnipotente, perché non è stato capace di creare una pietra da non poter essere sollevata nemmeno da Lui".