Editoriale

Pochi parcheggi, molte multe al Paladozza

Segnalo un episodio increscioso che dimostra come i nostri amministratori abbiano perso completamente la ragione. Domenica 16 febbraio mi sono recato al Paladozza per assistere alla partita della Fortitudo e come sempre ho parcheggiato su viale Vicini dove sostavano almeno altre 30/35 auto. Sono a conoscenza del divieto di fermata, ma ritenevo ci fosse tolleranza in concomitanza di eventi sportivi. Sono state rimosse le auto con il carro attrezzi: 151 euro per la rimozione, 30 di sanzione e 20 per il taxi. Tra i lavori per il tram, l’aumento dei biglietti e Città 30 gli automobilisti sono considerati come i carcerati da 41 bis!

Giorgio Gilioli

Risponde Beppe Boni

C'è un punto fermo da cui non si può prescindere: se uno parcheggia in divieto di sosta sa che rischia una sanzione. A margine si può legittimamente pensare che in presenza di eventi sportivi la polizia municipale usi tolleranza per un paio d'ore, soprattutto in un'area della città dove c'è carenza di stalli. Anzi nelle vicinanze del Paladozza il sindaco che vorrebbe eliminare le auto e vedere tutti i bolognesi in bicicletta o in bus ha eliminato circa 200 parcheggi per scoperchiare un tratto del canale Reno.

Invocare il buonsenso è giusto ma non può essere una pretesa e così chi si ferma in divieto di sosta deve farsene una ragione. Nei pressi dello stadio Dall'Ara dove da decenni vige la regola non scritta della sosta selvaggia centinaia e centinaia di auto sarebbero da multare. Ma non succede mai.

Allora perché due pesi e due misure? Perché al Paladozza si fanno le multe e intorno allo stadio no? Senza contare che per questa parte strategica della città non si è mai visto un progetto per aumentare le possibilità della sosta. Il Comune ha agito al contrario, l'ha penalizzata. A proposito che fine ha fatto il Museo del basket al Paladozza la cui apertura è stata annunciata dal sindaco già due volte come imminente? Bisognerebbe multare il Comune per i ritardi.

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