Turni aggiuntivi nei pronto soccorso, pagando di più medici e infermieri. La delibera adottata dalla giunta regionale delle Marche “è una prima risposta per affrontare la carenza di medici e infermieri, necessaria anche per ridurre l’esternalizzazione dei servizi di emergenza-urgenza”, spiega l’assessore regionale alla sanità, Filippo Saltamartini. Vedremo se funzionerà, ma intanto le tariffe orarie per le prestazioni aggiuntive di medici e infermieri che operano nei servizi ospedalieri di emergenza e urgenza aumentano rispettivamente a 100 e a 50 euro grazie ai 100 milioni disponibili a livello nazionale.
Un turno medico a 100 euro all’ora sarebbe remunerato con 800 euro, mentre quello infermieristico, a 50 euro all’ora, con 400 euro, calcola la Regione, che fino a dicembre ha stanziato 1,79 milioni: 1,27 per le prestazioni effettuate dai medici, 511mila euro per quelle svolte dagli infermieri.
Per Saltamartini, “sono importi che rappresentano un buon incentivo a garantire prestazioni supplementari”, ovviamente “nel rispetto dell'orario massimo di lavoro e dei turni di riposo”. Beneficiari della misura sono medici e infermieri di pronto soccorso ospedalieri, compresi quelli pediatrici, ginecologici e dell’Inrca.
La Regione “ha comunque in corso una interlocuzione con le strutture amministrative nazionali per ampliare la platea dei beneficiari al personale medico e infermieristico della rete dell’emergenza urgenza territoriale (118, Potes, punti primo intervento ed elisoccorso) e ai profili di tecnico di radiologia medica e ostetrica assegnati in turno ai pronto soccorso”.