Bologna, 5 agosto 2023 – È in corso il dibattito sulla riorganizzazione dei nuovi CAU, ‘Centri di Assistenza e Urgenza’, di pronto soccorso. È molto positivo alleggerire i pronto soccorso, a favore delle vere urgenze. Pare che ci siano problemi di costi, e quindi di personale. Poi c’è il progetto di riduzioni delle auto mediche, soprattutto di notte. Sono tutte cose in contraddizione, che non tengono conto che al centro di tutto ci sono le vite dei cittadini, che si possono salvare solo con una gestione efficiente delle emergenze, senza badare troppo ai costi.
Daniele Zocca
Risponde Beppe Boni
Un tema come la poderosa riordino dei pronto soccorso andrebbe affrontato con scientifica organizzazione e lucidità di idee, con una proposta complessiva elaborata dopo uno studio attento e approfondito. La circolazione di idee in libertà, documenti non definitivi, consultazioni diffuse e diluite nel tempo stanno creando malumori e confusione. Certo, l'obiettivo dell'assessorato alla sanità della Regione di alleggerire i Pronto soccorso con l'avvio dei Cau (Centri assistenza per l'urgenza) è più che giusto, ma la strada per arrivarci sembra piuttosto incerta. Per ora. Non si tratta solo di un'opinione personale ma anche di precise critiche espresse da sindacati, medici, operatori che ogni giorno faticano indossando il camice fra mille difficoltà. La sanità è il campo dove non si dovrebbero fare risparmi, ma al contrario mettere in campo tutte le forze, economiche e umane, disponibili. Ed è un concetto in contraddizione col fatto che il piano di cui si discute ipotizza invece, fra le altre cose, un depotenziamento delle automediche del 118. Vero, è un aspetto diverso da quello dei Pronto soccorso, ma riguarda sempre la pelle dei cittadini e le urgenze. La Regione, se vuole, può tranquillamente risparmiare su altri fronti che non sono sprechi ma che prevedono spese a cui si può rinunciare. Non vale il trucco di annunciare i Cau se poi si tolgono risorse ad altri settori della sanità. I sindacati in questo caso non fanno demagogia e dicono una cosa sensata: per varare questo piano serve rafforzare gli organici senza bluffare come a un tavolo di poker. Comunque ora tutti in vacanza, se ne riparla a settembre.