Sono appena tornata da una vacanza in Trentino. Ho visitato molte Chiese che ho incontrato in quelle valli. Davanti o di fianco alle chiese ci sono i cimiteri. Sono piccoli giardini. Curatissimi, ordinatissimi sempre con i fiori freschi. Il clima aiuta ma l'ordine e la pulizia è merito delle persone del luogo. Giorni fa sono andata nel cimitero del paese dove sono nata nella pianura bolognese, dove sono sepolti i miei genitori. Ho trovato la maggior parte delle tombe in disordine. I ragni e ragnatele che la facevano da padroni i fiori di plastica ormai impresentabili. Mi sono chiesta perché c'è incuria e mancanza di rispetto verso i nostri cari.
Paola Tolomelli
Risponde Beppe Boni
L'incuria e il disordine nei cimiteri è un tema che spesso i lettori segnalano. Ripetiamo un concetto che sembra un luogo comune ma che è la realtà: il senso civico di una società si misura anche dal rispetto dei luoghi che ricordano chi non c'è più. Gli amministratori che non seguono questo principio forse pensano che i morti non votano e allora chissenefrega di una tomba malandata, ma dimenticano che votano i parenti rimasti in vita. I cimiteri spesso sono purtroppo l'ultimo dei problemi per i comuni che abbandonano all'incuria muri e strutture. Però non tutto il male arriva da questo fronte. Ci sono anche familiari maleducati che si occupano raramente dei loro cari e pensano che i fiori una volta sistemati siano eterni oppure lasciano che le tombe a terra vengano ricoperte di erbacce. Basta digitare un paio di parole chiave sul motore di ricerca Google e si vedrà che da Varese, a Lucca, a Bologna, Modena, Roma e chissà in quante altre località in giro per l'Italia si registra la stessa infelice situazione di degrado. Se ne vedono di tutti colori: ci sono zone sprovviste di grondaie e quando piove ampie aree si allagano, pezzi di intonaco che si staccano dalle pareti, infiltrazioni dal tetto, suolo sconnesso, rifiuti abbandonati. Cari amministratori comunali non pensate solo ad abbellire i centri storici, occupatevi anche dei cimiteri.
beppe.boni@ilrestodelcarlino.it