Ho sempre difeso la sanità emiliana. Ora sono preoccupata poichè leggo spesso che si vogliono apportare modifiche all'ortopedia bolognese, eliminando l'ortopedia dell'ospedale di Bentivoglio. Io sono stata operata pochi giorni fa nel sopracitato ospedale, in emergenza, e posso dire che ho riscontrato grande professionalità, a tutti i livelli,dal chirurgo ai medici e a tutti gli addetti.Inoltre sono stata qualche giorno in barella a causa di scarsità di letti. Quindi sono dispiaciuta se la cosa andasse avanti, e preoccupata per i posti letto del futuro. Io sono preoccupata e dispiaciuta anche per i lavoratori.
Ivonne Ferrarini
Risponde Beppe Boni
La riorganizzazione della rete ortopedica metropolitana di Bologna prevede la cessione del comparto ortopedico dell’Ausl all’Istituto Rizzoli, gioiello dell'ortopedia italiana. I dettagli dell'intera operazione annunciata qualche settimana fa sono oggetto di trattativa con i sindacati degli operatori sanitari. In sostanza i professionisti, attualmente operativi nei reparti di ortopedia degli ospedali Maggiore e Bentivoglio, nonché nelle sedi di Porretta Terme, San Giovanni in Persiceto, Budrio e negli ambulatori territoriali, potrebbero trovarsi di fronte a qualche variazione amministrativa se passa l' acquisizione da parte dello IOR del personale del comparto oggi impegnato nelle strutture della Ausl di Bologna. Il reparto di ortopedia di Bentivoglio, un fiore all'occhiello che funziona come un orologio svizzero, non dovrebbe chiudere, anche perchè il nuovo assetto dovrebbe prevedere un potenziamento della rete territoriale. Bentivoglio esiste già e funziona bene, quindi non dovrebbe cambiare nulla. L'intera operazione tuttavia dovrebbe definirsi verso settembre. Se l'Istituto ortopedico Rizzoli, già oggi un'eccellenza, verrà potenziato sarà un bene per le ossa di tutti.
beppe.boni@ilrestodelcarlino.it