VALERIO BARONCINI
Editoriale

Storia e storie, una comunità oltre i confini

Ci sono i confini, quelli stabiliti dalle mappe, dalla politica e dalla storia. Poi ci sono le comunità, quelle create dalle storie, quelle che vanno oltre righe, strade, divisioni

Ci sono i confini, quelli stabiliti dalle mappe, dalla politica e dalla storia. Poi ci sono le comunità, quelle create dalle storie, quelle che vanno oltre righe, strade, divisioni. Zone omogenee dove memoria e cultura sono le basi di una vera geografia umana. Un esempio che potete incontrare ancora oggi è quello della Dogana sulla Faggiola, i cui ruderi si scorgono inerpicandosi nei boschi e castagneti sullo spartiacque fra Santerno e Senio. La dogana era la caserma dei doganieri che controllavano il traffico fra il Granducato di Toscana e lo Stato Pontificio, fino all’Unità d’Italia. Un luogo punto d’incontro di due regioni, Emilia-Romagna e Toscana, e tre province, Firenze, Bologna e Ravenna. Per ragioni storiche (e d’anima) come queste non c’è dunque da sorprendersi se Emilia-Romagna e Toscana presentano una lettera d’intenti che ha dentro un mondo: sanità, sport, valorizzazione del territorio, montagna, economia, democrazia. Non sorprende che tornino quelle province (de Pascale ravennate, Giani tanto vicino a Firenze e al Mugello) né che tornino i giornali del nostro gruppo, la Nazione che ha appena festeggiato i suoi 165 anni, il Carlino che entra nei suoi 140 e Qn con le sue proposte, come quella avvenuta svariati anni fa delle Olimpiadi toscano/emiliano-romagnole che pareva utopia e ora viene rilanciata (anche se con ritardo). Non sorprende nemmeno che queste tre anime convivano in Antonio Patuelli, che ha ricevuto il prestigioso Pegaso d’oro ed è nato a Bologna, ha studiato a Firenze e vive a Ravenna. Non solo presidente dell’Associazione Bancaria Italiana (con il recente sesto mandato per acclamazione) e del Gruppo La Cassa di Ravenna, ma istituzione e riferimento in campo culturale, storico, filantropico. Pensate, per un esempio, al Museo Byron di Palazzo Guiccioli. Dove, non a caso, tornano la storia e le storie che hanno portato all’Unità d’Italia.