Editoriale

Street rave, brutto show con disagi e danni

Bologna, 25 aprile 2023 – Ai cittadini bolognesi amanti del barbecue viene imposto di non grigliare e uno di essi è stato multato con 200 euro dai vigili urbani. Mentre ad altri, amanti della cannabis compresi, provenienti da ogni dove vengono concessi parchi e viali per alleggerire le proprie menti e non solo quelle. Così è accaduto giorni fa con la Street parade. Mi viene da pensare ironicamente che forse meno brillantina e più sale in zucca gioverebbe alla città di Bologna. Davide Sirola

Risponde Beppe Boni

Per i partecipanti, che ne infischiano di regole e senso di civismo urbano, è stato un grande show, per la città di Bologna la recente e chiassosa Street parade è stata un brutto spettacolo. Del resto non ci voleva la sfera di cristallo per immaginare che sarebbe finita in questo modo. Il bilancio del corteo di 15mila giovani si lascia alle spalle qualche vandalismo, sporco nelle strade, qualche esempio di esproprio proletario nei negozi con gente che faceva acquisti e non pagava, rumore assordante che ha rotto le scatole ad una buona parte della città, disagi a raffica. Alla Bolognina qualche giovanotto un po' stordito si è anche messo a ballare sulle auto. Domani è un altro giorno e tutto passa, certo, ma non hanno tutti i torti le opposizioni a definire vergognoso questo anomalo show libertario. L'aspetto che fa sorridere ( per non piangere) è che l'amministrazione comunale anche in questa occasione, senza un minimo di autocritica, ribalta la frittata e trova l'appiglio (molto debole) per accusare il governo di centrodestra. Giusto un richiamo formale ai manifestanti, un buffetto sul volto o poco più, e giù accuse: la città ospita tante manifestazioni di carattere nazionale, tutto ciò ha un costo e quindi Roma deve aprire il borsellino e concedere più risorse per sostenere i costi. Cosa c'entri con la maleducazione dei 15 mila della Street rave non si capisce molto. Giudichino i cittadini, che in linea di massima un'opinione se la sono già fatta. E bisognerebbe chiederlo anche all'unico bolognese, accusato di inquinare, multato con 200 euro per aver acceso il barbecue. Post scriptum: a maggio finisce il divieto di griglia.

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