Editoriale

Tombini pericolosi e risarcimenti

Bologna, 22 settembre 2023 – Come sanno coloro che a Bologna e in altre città usano veicoli a due ruote, i tombini di metallo sull'asfalto sono un pericolo che può causare cadute. Sono quasi tutti ad un piano inferiore al livello stradale. Spesso quando ci sono lavori di asfaltatura vengono lasciati al vecchio livello, più basso. In città sono centinaia con indice di pericolosità variabile seconda dell'età di posa e dell'uso. Il comune costringe i veicoli a 30 km orari, ma intanto dovrebbe provvedere a questo inconveniente che crea un alto rischio.

Franco Ventura

Risponde Beppe Boni

Senza generalizzare è vero che in molte strade cittadine i tombini destinati a raccogliere l'acqua piovana godono di scarsa manutenzione e sono sistemati sotto il livello stradale. Se passa di lì un'automobile non succede nulla, se invece transitano da quelle parti uno scooter, un ciclomotore o una bicicletta il tombino sceso sotto il livello stradale può costituire una insidiosa trappola da giungla urbana. Il veicolo a due ruote sbanda e finisce a terra. Contemporaneamente all'imposizione della circolazione lumaca ai 30 all'ora in città, l'amministrazione comunale dovrebbe occuparsi anche di questi non secondari dettagli della circolazione che, come si vede, sono notati dai cittadini. Dunque, lo sfortunato che incappa in buche stradali e tombini danneggiati o malmessi e quindi pericolosi cosa può fare? A chi si può rivolgere per risolvere il problema o farsi risarcire eventuali danni? Intanto va ricordato che è l’ente proprietario o gestore della strada a dover vigilare sullo stato del manto stradale al fine di prevenire e ridurre eventuali danni a cose e a persone. Quindi, è a quest’ultimo che va inoltrata la segnalazione. In città, ovviamente, il destinatario è il Comune. Ovviamente in caso di danni si può chiedere il risarcimento. La responsabilità civile dell’ente pubblico infatti è prevista e deriva dalla norma contenuta nell’art. 2051 del codice civile, che contempla le cose in custodia: chi chiede il risarcimento derivante da caduta causata da una buca stradale, o da cattiva manutenzione dell'asfalto, può farlo ma è tenuto alla dimostrazione dell’evento e delle conseguenze subite in rapporto di causalità con la cosa in custodia, cioè con quel tratto di strada dove sono presenti la buca o il tombino sconnesso.

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