Sento dire da più parti che gli albergatori e gli operatori turistici della Riviera piangono per un sensibile calo di turisti. Meno gente in spiaggia e meno gente negli hotel. Sarà vero? E perchè? Eppure camminando nel centro di Bologna noto una presenza di turisti molto forte, forse superiore al passato. Quindi il concetto mi pare una contraddizione. L'Italia del turismo funziona, il nostro Paese è attrattivo e la regione Emilia Romagna anche. Se a Bologna il calo di turismo c'è, direi che però non si vede.
Mario Ferri
Risponde Beppe Boni
Il panorama attuale è il seguente. Sulla Riviera romagnola, dove ora crea tensione il nodo delle concessioni balneari in scadenza, il calo di turisti effettivamente esiste. Non grandi numeri tale da mettere in difficoltà l'economia del mare, ma che comunque creano preoccupazione. I temporali di giugno - luglio e ora la mucillagine hanno il loro peso. Per Bologna invece il tema turismo è un aspetto virtuoso. I visitatori continuano ad aumentare, l'aeroporto, pur con irrisolti problemi logistici e di accoglienza interna, scarica ogni giorno migliaia di persone molte delle quali si fermano proprio in città. I turisti sono in aumento di oltre il 40% con una forte presenza di stranieri: americani, tedeschi, spagnoli, francesi, inglesi. Bologna Welcome, la Fondazione (presidente Daniele Ravaglia) dedicata all'incoming lavora molto bene sul piano della promozione e Bologna è diventata una città fortemente attrattiva. Per l'aumento delle cifre ha influito molto anche il Cinema ritrovato, un evento che ogni anno cresce in qualità e partecipazione. Dunque la Riviera piange ( solo un po') ma Bologna e le città d'arte (Ravenna e Modena) ridono. La visita alle città è un formula che può ancora migliorare sul piano economico.
beppe.boni@ilrestodelcarlino.it