Un campione della solidarietà da ricordare

C'è chi viene ricordato per la sua opera solidale come il sindaco Francesco Zanardi che si prodigò per dare il pane ai bolognesi al giusto prezzo. Altri come il sindaco Matteo Lepore, saranno ricordati per l'alluvione di via Saffi, Città 30, per i cantieri che costringono i commercianti a chiudere le loro attività, per il ta-glio dei parcheggi, per gli 'espropri' dei portici e dei marciapiedi e per l'aumento, oltre ogni ragionevole misura, del biglietto dell'autobus. E per 'punire' ancora di più i bolognesi sarebbe pronto un secondo mandato. Tiziano Dalla Riva

Risponde Beppe Boni

Una cosa è certa: i residenti di Bologna si ricorderanno del sindaco Matteo Lepore per le limitazioni ai 30 all'ora, la valanga di cantieri in ua sola volta, il tram che ha sconvolto la circolazione. E' il sindaco che più di altri ha scontentato una buona parte dei cittadini anche se dovesse venire rieletto in caso di un'altra candidatura. Il sindaco Francesco Zanardi, campione di solidarietà, invece viene ricordato per il programma sociale di buona alimentazione a prezzi popolari, qualità dei cibi, abitazioni adeguate, igiene delle case, istruzione e scuola per tutti, colonie per i bambini, sistema fiscale più equo. È stato inoltre il primo sindaco socialista di Bologna ad aver aperto un panificio comunale. Però oggi sul filone della solidarietà vogliamo ricordare un altro bolognese che ha lasciato il segno e che è scomparso da alcuni giorni: Paolo Mengoli. E' stato lo storico presidente della Caritas e ha speso la sua vita per migliorare la vita degli altri più che la propria. Di fede politica Dc, cattolico più vocato a fare del bene fuori dalle chiese, che pure frequentava, per 60 anni è stato un campione del volontariato fin da quando non si usava la parola welfare. Ha sempre dato senza chiedere. Mengoli è un altro di quelli verso il quale bisognerà per sempre togliersi il cappello. beppe.boni@ilrestodelcarlino.it voce.lettori@ilcarlino.net