Bologna, 19 aprile 2023 – Desidero ringraziare pubblicamente il tassista che domenica 16 aprile a Bologna ha aiutato mia figlia dopo averla vista in difficoltà. Erano circa le ore 22,30, quando l'autista, di cui non conosco il nome, oltre a fare egregiamente il suo lavoro, ha assistito la mia figliola, studentessa fuori sede, che aveva difficoltà a rientrare in appartamento. Il tassista non ci ha pensato due volte l'ha calmata e aiutata. Un grande esempio di professionalità. Grazie per l'umanità e la gentilezza.
Donato Marino
Risponde Beppe Boni
Troppo spesso i tassisti sono considerati una categoria autoreferenziale incline abbastanza spesso alla protesta. Sono invece una categoria come tutte le altre fatta di professionisti bravi e meno bravi, ma sicuramente sottoposti a stress. Su e giù per la città di notte e di giorno sotto tiro senza sosta dalla pressione del traffico col cliente che sbuffa o teme di arrivare in ritardo, poi i semafori, gli autovelox, gli automobilisti scorretti, le code infinite. Esempi di gentilezza ce ne sono ovunque, il caso di Bologna non è isolato. Un signore tempo fa è arrivato insieme alla moglie alla stazione Centrale di Milano ha trovato le auto in sciopero. L'uomo cammina aiutato da un bastone e quando uno dei tassisti, leader del gruppo, ha compreso la difficoltà ha chiesto a un collega di portare a destinazione la coppia. Detto fatto. All’arrivo, il tassista non ha voluto nemmeno un euro per la corsa. I tassisti bolognesi recentemente hanno protestato (ma hanno poi annullato i due giorni di sciopero previsti) per varie ragioni. Giorni fa un corteo di 300 auto bianche che ha raggiunto piazza Maggiore paralizzando il traffico cittadino. I tassisti protestano per ottenere una migliore mobilità e un adeguamento delle tariffe ("ferme dal 2018, a fronte di costi saliti alle stelle") considerate "priorità irrinunciabili". Il Comune vuole monitorare meglio la qualità del servizio e ipotizza da tempo l’aumento delle auto bianche in circolazione con il via libera a 100 nuove licenze.