Editoriale

Una piazza da rendere più vivibile

Bologna, 15 settembre 2023 – Condivido totalmente le considerazioni del lettore Fulvio Boschi (Carlino 14/9/c.a) riguardo il disinteresse delle Istituzioni per il degrado della zona Piazza Martiri, via Amendola e strade limitrofe. Sottolineo inoltre la pericolosità del transito sotto i portici della zona: il traffico di monopattini, biciclette, moto a motore acceso in cerca di parcheggi, rende intransitabili i portici già gravati da igiene inqualificabile. E le piste ciclabili sono quasi deserte. Concludendo: nessun controllo, mai visto un vigile urbano.

Daniela Zanasi  

Risponde Beppe Boni

Il nodo della viabilità è un tema antico per Piazza Martiri, ma non è il solo che rende meno tranquilla la vita dei cittadini. Per coerenza un Comune come quello di Bologna che mette oltre due terzi della città ai 30 all'ora per decreto dovrebbe contemporaneamente occuparsi anche di altri aspetti che attengono alla circolazione e alle esigenze dei cittadini. Ma evidentemente non è sempre così se davvero la giungla di moto rombanti, monopattini selvaggi, ciclisti indisciplinati fanno perdere la pazienza agli abitanti della zona. Il problema però non è tutto qui. Leggete le parole della titolare di un negozio: "Non è per niente una zona tranquilla, ogni giorno assistiamo a episodi di spaccio, aggressioni, litigi o gente ubriaca e molesta". Dunque, un'area urbana tutt'altro che serena dove oltre alla viabilità c'è un aspetto di sicurezza da migliorare. Da anni, e non da giorni, residenti e commercianti denunciano lo stato di degrado in cui versa la zona che comprende tutte le vie che si diramano da Piazza dei Martiri: da via dei Mille a via Amendola, fino a via Marconi e via Don Minzoni. Non hanno mai ricevuto risposte convincenti e il clima, nonostante qualche repulisti di forze dell'ordine e vigili urbani, è rimasto più o meno lo stesso. Fratelli d'Italia una settimana fa ha lanciato una raccolta di firme per ottenere l'utilizzo di telecamere e una maggiore presenza di forze dell'ordine, oltre all'istituzione di un assessorato comunale alla sicurezza. Che non sarà mai concesso. E non sarebbe una cattiva idea potenziare anche l'illuminazione pubblica. La formula magica per uscire dall'impasse in un sol colpo non esiste, però i cittadini sarebbero già contenti nel vedere un miglioramento graduale della situazione, come hanno chiesto. Vale a dire: datevi una mossa.

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