E c'è ancora chi non ci crede

Il riscaldamento globale

L'editoriale di Agnese Pini

L'editoriale di Agnese Pini

Perfino in queste ore in cui contiamo i morti sulla Marmolada, dove ieri il termometro segnava dieci gradi (a 3.500 metri d’altezza), c’è qualcuno che nega il riscaldamento globale. Ci sono lobby e interessi miliardari dietro a chi diffonde clamorose bufale che rifiutano l’evidenza di una comunità scientifica compatta (al 97%) nel dirci che i cambiamenti del clima sono dovuti all’uomo. 

La strage della Marmolada non è dunque una tragedia della montagna. La responsabilità di quanto accaduto ieri è solo nostra: umanissima. E allora, non continuiamo a fare finta di nulla. Lo dobbiamo a quelle vite interrotte, e a un patrimonio dell’umanità, le Dolomiti, che sta già cambiando volto. E che non tornerà mai più come prima.