ANDREA ZANCHI
Editoriale
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Violenza giovanile: un’emergenza che riguarda tutti

Un quindicenne pestato brutalmente a colpi di machete e coltelli da ragazzi probabilmente suoi coetanei (o di poco più grandi di lui). Una ventenne palpeggiata dal branco nel cuore del centro storico, a poche centinaia di metri da piazza Maggiore. E infine, la due giorni di tensione che ha caratterizzato la Pasqua del carcere minorile del Pratello. C'è un'emergenza che attraversa tutto il Paese e da cui Bologna non è immune, ed è quella della violenza di giovani e giovanissimi. Vittime e allo stesso tempo carnefici di questo stillicidio di agguati, violenze sessuali e risse di cui sono piene le cronache locali lungo tutta la Penisola.

L'emergenza riguarda in particolare una città come la nostra perché Bologna, in controtendenza rispetto a una nazione alla prese con un profondo inverno demografico, continua ad avere una popolazione giovane molto più numerosa rispetto ad altre città italiane. Anche per questo non si può mettere la testa sotto la sabbia e fare finta che il problema sia frutto di poche mele marce o limitato a pochi quartieri ben definiti e circoscritti. Oppure che, in fondo, siamo solo di fronte alla coda lunga degli effetti nefasti che la pandemia ha avuto sugli adolescenti.

Il tasso di violenza e aggressività tra giovani e giovanissimi ha ormai superato i livelli di guardia, e l'uso disinvolto delle armi bianche ricorda più le dinamiche sociali di certe periferie inglesi di qualche decennio fa che quella dei capoluoghi di provincia italiani dove siamo cresciuti. La cronaca ci consegna un problema di ordine pubblico da affrontare nell'immediato con gli strumenti che la legge e l'ordinamento giudiziario hanno affinato in decenni di esperienza sul campo, ma anche una sfida di più grande portata che riguarda gli anni a venire. Non solo quelli dei ragazzi che si macchiano di tali crimini, bensì quelli della società nel suo complesso. Che futuro può avere un Paese che non è in grado di educare prima, e di recuperare dopo, coloro che rappresentano la sua popolazione del domani? Ecco perché quella della violenza giovanile è una emergenza che riguarda tutti. E che tutti dobbiamo provare a risolvere.