Salvini, Meloni e Berlusconi a Ravenna: "Vinciamo e si cambia"

Elezioni, bagno di folla in piazza per i tre leader del centrodestra con Lucia Borgonzoni. A 200 metri di distanza le Sardine: "Siamo in quattromila"

Lucia Borgonzoni sul palco con Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi

Lucia Borgonzoni sul palco con Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi

Ravenna, 24 gennaio 2020 - Piazza del Popolo gremita per Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni a sostegno della candidatura della leghista Lucia Borgonzoni alla presidenza della Regione (foto). A 200 metri di distanza, in piazza Kennedy, la contromanifestazione delle sardine. La coalizione di centrodestra ha chiuso la campagna elettorale regionale nel cuore di Ravenna, con un ritardo di mezz'ora sulla tabella di marcia. I leader sono saliti sul palco alle 18,35 (l'inizio delll'evento era previsto per le 18) e hanno intonato l'inno di Mameli (video). 

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Poi, il primo a prendere la parola è stato Salvini: "La difesa è sempre legittima". Con questa parole il leader della Lega ha voluto dedicare la manifestazione a Mario Cattaneo, l'oste di Casaletto Lodigiano assolto in primo grado dal tribunale di Lodi dall'accusa di eccesso colposo di legittima difesa. "Dedico questa serata e questa piazza a Mario Cattaneo, il ristoratore italiano che si è difeso e oggi è stato assolto - ha detto Salvini -. Secondo qualcuno doveva finire in galera invece è a casa con i suoi familiari e i suoi nipotini. Perché la difesa è sempre legittima".

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E ancora : "Vogliamo che l'Emilia-Romagna sia un posto dove lavora non chi ha la tessera di partito in tasca, ma chi è bravo". "Sono arrivato in piazza un po' prima - ha detto -. Ho stretto le mani a chi era dalla Cgil e anche a un ex segretario di rifondazione Comunista. C'è chi mi ha detto che domenica vota Lega perché il Pd è ormai il partito dei banchieri e della casta". "La fiducia vale più dei voti. Il voto va e viene e io sono orgoglioso di avere la vostra fiducia. Buon voto e buona battaglia, buona festa, domenica sarà una festa. Con un impegno a esserci costantemente anche solo il voto e se voi domenica e in queste ore andate a svegliare chi è incerto, quello di stasera è un netto vantaggio".

I giovanissimi hanno sfilato tra le viene del centro sventolando le bandiere dei partiti. Tra le persone in attesa c’è stato grande fervore già dal primo pomeriggio, e qualcuno confessa di aver lasciato la sinistra per abbracciare Salvini: “Sono qua da ore, aspettavo questo evento da anni” dicono in particolare gli storici sostenitori di Berlusconi. E qualcuno lancia frecciate alla piazza vicina, che ospita le sardine. 

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"Io sono Giorgia, sono una donna...". Anche dal palco di Ravenna, la leader di Fratelli d'Italia ripropone ironicamente il celebre tormentone lanciato mesi fa, durante un'altra manifestazione unitaria dei leader del centrodestra, quella di Piazza San Giovanni a Roma. "Abbiamo fatto le liste con candidati capaci e Forza Italia ha candidati con esperienza di valore e abbiamo anche il nostro amico Vittorio Sgarbi, che sarà un grandissimo assessore ai beni culturali e farà un grandissimo lavoro in una regione bella come la vostra". 

"Quello di domenica sarà un risultato che cambierà la qualità della vostra vita in regione e non potrà non avere conseguenze importanti sulla guida del Paese. Se non ci fossero le dimissioni e il governo continuasse a stare lì, l'Italia non sarebbe più una democrazia". Lo ha detto il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi dal palco. 

"Occorre cambiare, occorrono nuove idee, facce nuove. Noi siamo quelli della libertà loro ai cittadini vogliono solo imporre le loro cose". "Domenica sarà un voto per la libertà, Lucia farà un grandissimo lavoro per questa regione, sarà un risultato che non potrà non avere conseguenze importanti per quanto riguarda il governo. Se non ci fossero le dimissioni del governo l'Italia non sarebbe più una democrazia", ha aggiunto.

"Dopo che ci siamo liberati noi, con questa squadra andiamo a prenderci il Paese": così Lucia Borgonzoni, ha concluso. Alle sue spalle, i leader di Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia. La manifestazione del centrodestra si è chiusa con i selfie tra i vari leader e la candidata Borgonzoni, rivolgendo le spalle al pubblico che ha alzato le bandiere. A parte quelle di Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia c'era qualche tricolore. Come colonna sonora finale, la canzone 'Notti magiche' di Gianna Nannini.

 

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La carica di quattromila sardine

In Piazza Kennedy si tiene la contromanifestazione di sardine e sardoni. "Siamo almeno 4.000!". E' la stima di Edoardo Caroli, uno dei portavoce delle sardine ravennati (video), sulla partecipazione alla manifestazione in corso nella città romagnola. Il raduno è in Piazza Kennedy, a poche centinaia di metri da Piazza del Popolo dove si tiene la manifestazione del centro destra. In piazza giovani e anziani (un gruppo si è chiamato 'Sardonì), molti con un libro antifascista in mano, da 'Se questo è un uomò di Primo Levi a 'Elogio della mitezzà di Bobbio alla Costituzione. A salutare le Sardine anche il sindaco di Ravenna Michele De Pascale del Pd.

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"Domenica partecipiamo tutti al voto e non restiamo indifferenti - ha detto Giulia Polti, una delle organizzatrici -. L'Emilia non è una regione da liberare, questo è un insulto". Poi un Flash mob con due minuti di silenzio e i manifestanti che hanno alzato libri e sardine. Poi Davide, 10 anni, suonatore di violino, ha intonato Bella Ciao, seguito da tutta la piazza. Sopra il palco improvvisato uno striscione: 'Faremo ora rinascere l'Italia'. In serata è saltato il flash mob delle sardine al Papeete di Milano Marittima: autorizzazione negata.