Salvini al Pilastro citofona a un residente. "Scusi lei spaccia?"

Il blitz del leader del Carroccio in uno dei quartieri più problematici di Bologna: suona a casa di un presunto pusher segnalato da un residente. Il ragazzo si tutelerà legalmente

Salvini al Pilastro di Bologna al citofono di un residente. "Lei spaccia?"

Salvini al Pilastro di Bologna al citofono di un residente. "Lei spaccia?"

Bologna, 21 gennaio 2020 - "Scusi, lei è un pusher?". A chiederlo ai residenti di un appartamento al Pilastro, direttamente dal citofono condominiale, è stato questa sera il leader leghista Matteo Salvini, in città per la campagna elettorale in vista delle Regionali di domenica. Accompagnato dai suoi collaboratori ma anche da diversi uomini delle Forze dell’ordine di polizia e carabinieri, Salvini ha citofonato a una famiglia di origine tunisina, su indicazione di una residente, chiedendo se effettivamente era coinvolta in attività illecite con gli stupefacenti e poi ha proseguito citofonando ad altri campanelli dello stesso palazzo.

Il ragazzo di 17 anni, non in casa al momento della 'citofonata, ha fatto sapere che si tutelerà legalmente. Insieme al padre infatti, ha preso contatti con l'avvocata Cathy La Torre, attivista per i diritti civili che alcuni mesi fa ha lanciato la campagna 'Odiare ti costa', per perseguire, in sede civile, diffamazioni, calunnie e minacce lanciate attraverso Internet, in particolare sui social.

Il leader della Lega, sempre guidato dalla residente, ha controllato anche una rete divelta da dove i pusher passerebbero o nasconderebbero la sostanza. Tutto il giro di Salvini al Pilastro è stato seguito da gruppi di cittadini, alcuni contrari e altri favorevoli all’iniziativa. "C’è una denuncia che ha fatto la signora ed è nostra intenzione seguirla – ha commentato Salvini –. Ho citofonato a un signore che è stato segnalato come presunto spacciatore per chiedergli se spaccia o se non spaccia, ma mi ha detto che in casa non c’era nessuno. A che titolo l’ho fatto? In qualità di cittadino: se una coinquilina mi dice guarda che qui al primo piano spacciano, posso chiedere a uno ‘lei spaccia o meno’? Ma lui ha buttato giù".

 

Le reazioni

Non si sono fatte attendere, nè dal mondo della politica, nè da quello dello spettacolo. In mattinata è arrivata quella del sindaco, Virginio Merola, "Se avesse suonato al campanello della mia mamma, che abita al Pilastro, gli sarebbe andata molto peggio - ma poi i toni si fanno seri -. Il Pilastro non e' un territorio in mano alla criminalita'. Prima era fatto da meridionali che la Lega attaccava in quanto 'terroni', adesso è fatto da tante persone. Ormai il 50% delle abitazioni sono di proprietà. Ha fatto il ministro dell’Interno, come mai in quel caso non ha avuto lo stesso interesse? Forse perché adesso è solo propaganda e si comporta da irresponsabile per qualche voto in più". 

“Le citofonate di Matteo Salvini al Pilastro? "Io ovviamente non l'avrei mai fatto". Prende le distanze dal blitz anti-spacciatori del leader della Lega anche Stefano Bonaccini, il rivale di Lucia Borgonzoni per la carica di governatore dell'Emilia-Romagna. "Penso ci sia uno scadimento del livello di civiltà. Non credo competa ad un ex ministro dell'Interno andare a suonare al citofono di chicchessia per verificare. Devono essere altri che hanno la competenza, gli strumenti e le responsabilità per farlo". Bonaccini vede "una politica che e' diventata troppo show, un Truman show e io ne sto lontano. Se questa azione sarà un boomerang? Sinceramente non lo so, dico che e' una cosa che io non farei mai. Piuttosto si può segnalare all'autorità giudiziaria, come dovrebbe essere dovere di ogni cittadino".

Sempre sul fronte dei demm, il parlamentare pd Andrea De Maria, è convinto che Salvini abbia “mancato gravemente di rispetto al Pilastro ed ai suoi cittadini. Ha scelto di fare di quella realtà il palcoscenico della sua propaganda. Niente aveva fatto come ministro degli Interni di quello di cui parla ora in campagna elettorale. Il Pilastro e' una realtà viva, ricca di associazionismo e volontariato - sottolinea De Maria -.Una comunità libera e democratica che saprà rispondere alle provocazioni di Salvini".

Duro anche il segretario dem Luigi Tosiani: "Siamo oltre la farsa, siamo oltre la propaganda, siamo allo sciacallaggio".

Anche Fabio Volo, ha tuonato contro Salvini  nel corso della suo programma su Radio Deejay, Il Volo del Mattino. "Vai a suonare ai camorristi se hai le palle... Fallo con i forti lo splendido, non con i deboli". Questo lo sfogo cha scatenato il popolo dei social.