Bologna, 3 settembre 2024 – Un simbolo tradizionale, senza colpi di scena, con “De Pascale presidente” ben evidente su sfondo rosso (identico a quello già scelto per Stefano Bonaccini), e 12 ‘card’ da utilizzare sui social con l’hashtag #siamonoi per evidenziare i primati dell’Emilia Romagna. Dall’occupazione alla sanità pubblica, dall’export alle pari opportunità, dai servizi per l’infanzia a quelli per gli anziani.
Il Pd dell’Emilia-Romagna ha svelato così il proprio ‘brand’ in vista dell’elezioni regionali, a partire dal nome del candidato sul simbolo che gli elettori Pd troveranno sulla scheda. La celebrazione del decennio bonacciniano resta un marchio di fabbrica. Ma le prospettive quali sono? Alla domanda ha risposto Marcella Zappaterra. “Siamo contenti del lavoro fatto in questi anni, ma siamo anche impegnati a rilanciare”, ha confermato la capogruppo uscente, secondo cui bisogna “migliorare nelle risposte ai cittadini. Il nostro candidato Michele de Pascale ha per esempio lanciato dieci proposte sulla Sanità. Che devono essere discusse, modificate, messe al centro di un confronto. Così costruiremo il futuro”. L’Emilia-Romagna, ha sottolinea poi la dem, “può rimanere competitiva solo se continua ad andare ad una sola velocità, investendo per non lasciare indietro nessuno”.
Prima era stata la volta di Luigi Tosiani. “Abbiamo scelto con orgoglio di inserire il nome del candidato nel nostro simbolo, non come rito formale ormai diventato consueto, ma con la convinzione che Michele sia davvero il candidato giusto”, ha affermato il segretario regionale dem. Che ha anche tirato una stilettatina a Elena Ugolini, la sfidante del centrodestra. “A tratti il sostegno dei partiti di centrodestra verso Ugolini appare timido. Del resto non è stato un tweet romano a candidare de Pascale, una scelta nata qui. Se dico che i partiti di centrodestra non sono orgogliosi della scelta ricaduta su Ugolini? Non lo so, bisogna chiederlo a loro”.
Per il segretario regionale, che potrebbe finire in giunta in caso di vittoria di de Pascale, “il Pd cercherà nel corso della campagna di tenere insieme i risultati del decennio Bonaccini con la promessa di un cambio di passo per il futuro. Quella di de Pascale, sindaco di Ravenna al secondo mandato a soli 39 anni, “è la scelta di una Regione che può permettersi di spingere più forte sull’innovazione. Non sarà l’ultimo capitolo di un libro già letto, ma il primo capitolo di un libro nuovo. La campagna immaginata dal Pd racconta l’identità di questa terra e allo stesso tempo è una campagna di mobilitazione sul futuro”. Presente anche Ouidad Bakkali, deputata e vice di Tosiani. “Il ‘noi’ ci distingue anche come postura nelle istituzioni. E serve più sostegno dal governo per l'alluvione”.