Bologna, 7 settembre 2024 – “Noi da subito avvieremo la riforma per il Servizio sanitario regionale: il livello di sottofinanziamento del sistema e il disinteresse da parte del governo ci deve vedere protagonisti. Poi convocherò le direzioni degli aeroporti emiliano-romagnoli, le città coinvolte perché vogliamo costruire anche lì un progetto innovativo e comune, l’idea, quando sarà il momento, è di mettersi subito al lavoro”. Così Michele de Pascale, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, mette in fila alcune priorità, nel caso le elezioni dei prossimi 17-18 novembre lo vedessero vincitore.
De Pascale ha presentato ieri a Bologna al centro Bi-Rex, lo slogan che utilizzerà in campagna elettorale: ‘Emilia-Romagna libera di sognare e capace di fare’. “Con questa frase, che si ispira al motto ‘Se lo puoi sognare, lo puoi fare’ di Enzo Ferrari – spiega ai giornalisti –, abbiamo voluto trasmettere due aspetti. Da un lato, che la nostra regione deve sentirsi libera di porsi obiettivi estremamente ambiziosi. Parlo del tema della salute pubblica, dove vogliamo arrivare a garantire le migliori cure possibili a prescindere dal reddito; delle nostre eccellenze economiche, che valorizzeremo sempre di più; della formazione in ambito digitale in cui l’Emilia-Romagna può diventare leader in Europa; per il contrasto al dissesto idrogeologico con opere di protezione all’avanguardia; di vincere la sfida della transizione ecologica riducendo drasticamente le emissioni inquinanti senza arretrare in competitività e giustizia sociale, di fare grandi investimenti sulle infrastrutture”. Dall’altro lato, però, continua il candidato, “in questi ambiti abbiamo già dimostrato di essere capace di fare, di ascoltare, di costruire sinergie e di concretizzare le progettualità. Una proposta che vuole far compiere un ulteriore salto in avanti alla regione Emilia-Romagna con visione e concretezza”.
Confermato, inoltre, il confronto di domenica 22 settembre (12.15) al festival di Open, a Parma, tra de Pascale e l’avversaria Elena Ugolini, civica sostenuta dal centrodestra. Dopo il primo mancato 'duello' a Legacoop (il 19 settembre a Cesena), con botta e riposta a seguire tra Ugolini e gli stessi cooperatori, il candidato del centrosinistra dice di non farsi troppe illusioni. "Vivo alla giornata. Al di là delle convenienze, di chi possa essere favorito da un appuntamento del genere a seconda del vantaggio elettorale che ha, o dei sondaggi, per me i confronti sono un dovere civico per chi corre alle elezioni. Dal primo minuto, io ho dato disponibilità ad ogni confronto. Poi, non ho ricevuto neanche una telefonata per sapere che il primo sarebbe stato annullato. Il secondo è in programma a Parma, io ci sono e dovrebbe essere confermato. Anche perché cambiare sempre agenda non è simpatico”, chiude punzecchiando l’avversaria.
Infine, un commento anche sulle contestazioni subite da parte di alcuni attivisti grillini alla Festa dell’Unità di Reggio Emilia (dove ieri erano impegnati lo stesso de Pascale e il leader 5 Stelle, Giuseppe Conte), che hanno preso di mira il commissario europeo Paolo Gentiloni sul tema Palestina. “Ci sono state 2-3 persone che hanno espresso le loro posizioni in maniera forte, ma devo dire che il 98% della platea, divisa tra elettori democratici ed elettori grillini, ha seguito compostamente il dibattito. E’ un tema su cui ci possono essere divergenze”, osserva de Pascale. Sì, ma il punto è: è possibile mantenere un’alleanza in regione con i 5 Stelle? “Perché ci sia un’alleanza, servono due cose: fiducia e rispetto reciproco della classe dirigente, e progetti comuni su cui lavorare. Queste due condizioni, al momento, le vedo a livello regionale, ma non a livello nazionale. E sono totalmente solidale con il Pd che ha il dovere di costruire la più ampia alleanza possibile per vincere le elezioni”.