Se in alcune zone del quartiere Ospizio e Mirabello è in programma l’installazione di un sistema diffuso di videoserveglianza è anche merito dell’associazione Reggio Civitas, di cui Valentina Iannincelli ne è presidente. "Abbiamo donato al Comune 10mila euro – spiega –. È stato possibile grazie agli importi ricevuti dai cittadini con il 5 per mille, che siamo riusciti ad accantonare in diversi anni proprio per questo scopo".
L’intervento è stato richiesto all’ex comandante della polizia locale Stefano Poma nel 2021 e il 30 ottobre è stata installata la prima telecamere: "Sono state individuate 15 aree critiche dove installare le telecamere, con la speranza che possano fare da deterrente contro i vandali". In realtà, spiega la presidente, "i problemi di sicurezza nel quartiere Mirabello ci sono ma non sono così eclatanti. Ci sono solo dei punti più critici dove bisogna lavorare, come il condominio Tricolore e alcuni esercizi commerciali in via Emilia, che sono poco limpidi".
Il problema per l’Associazione è la vicinanza al quartiere della stazione: "In via Emilia avevamo il problema delle prostitute una volta, ma l’ abbiamo risolti. I problemi di spaccio sono ovunque, il parco Matteotti per esempio sarà dotato di videosorvelgianza".
Nel 2007 Reggio Civitas si è costituita associazione: "Il nostro lavoro è da sempre quello di collaborazione con le forze dell’ordine, vigilando e fornendo esposti alle autorità competenti". Oggi l’associazione conta 60 soci.
y. r.