ANDREA ZANCHI
Elezioni Emilia Romagna

Election day al veleno. Scontro governo-Regione

Palazzo Chigi invita Emilia-Romagna, Liguria e Umbria a trovare una data unica. La presidente facente funzione, Irene Priolo: "Sono andati in confusione"

Il ministro dell'interno Matteo Piantedosi e la presidente Irene Priolo

Il ministro dell'interno Matteo Piantedosi e la presidente Irene Priolo

Bologna, 31 agosto 2024 – È scontro aperto tra viale Aldo Moro e governo sull’Election Day, ovvero la possibilità di raggruppare le tre Regioni al voto nel prossimo autunno in un’unica data uguale per tutte, Emilia-Romagna compresa. Palazzo Chigi, ieri pomeriggio, al termine del primo consiglio dei ministri dopo la pausa estiva, ha espresso alle Regioni interessate (ci sono anche Liguria e Umbria), dopo una informativa in merito da parte del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, "la raccomandazione di evitare la frammentazione", invitando tutti a "convergere verso un’unica data di voto".

L’invito del governo è stato ritenuto deludente da viale Aldo Moro, che si aspettava piuttosto una proposta concreta sulla data unica che, dopo l’ok delle Regioni, si trasformasse conseguentemente in un decreto in grado di superare i vari ostacoli normativi che favoriscono la frammentazione del voto. E, in serata, la raccomandazione dell’esecutivo è stata cannoneggiata con parole nette dalla presidente facente funzione di viale Aldo Moro, Irene Priolo, che ha parlato di "teatrino senza precedenti", specificando di non avere intenzione di commentare "indiscrezioni o, con riferimento al comunicato seguito al Consiglio dei ministri, appelli generici". Non solo, Priolo ha accusato Palazzo Chigi di essere "in confusione" e "di mandare in confusione anche gli elettori su una cosa seria come la data delle elezioni, fissata in Emilia-Romagna per il 17 e 18 novembre prossimi. Al governo, quando siamo stati contattati, abbiamo risposto col solito senso di collaborazione istituzionale" ha aggiunto, ma ora "se il governo ha qualcosa da dirci ce la comunichi formalmente, altrimenti stiamo discutendo di niente".

Si vedrà se questo stop farà saltare il banco oppure no. Finora, ci sono solo due certezze, ovvero le date già fissate da Liguria (27-28 ottobre) e, appunto, Emilia-Romagna (17-18 novembre), mentre l’Umbria non si è ancora decisa. Il primo limite all’Election Day è costituito dalla Liguria: lo statuto regionale prevede la fissazione del voto entro 90 giorni dalle dimissioni del presidente uscente. Poiché Giovanni Toti ha lasciato lo scorso 26 luglio, la data del 27-28 ottobre è l’ultima disponibile. Un anticipo a questi due giorni anche dell’Emilia-Romagna, ipotesi ventilata qualche giorno fa, o un posticipo a dicembre, cambierebbe però molte carte in tavola. A proposito di dicembre, nelle ultime ore è spuntata l’ipotesi di un Election Day tra domenica 1 e lunedì 2 per tutte le Regioni coinvolte. Ma dopo lo stop di Priolo, la strada pare essersi ristretta. Se così tanto da chiudersi del tutto, lo si capirà a breve.