Bologna, 15 novembre 2024 – Un duello civile, ma con qualche scintilla sui temi ’caldi’ di questa campagna elettorale: dalla sanità all’alluvione. Dall’aborto al fine vita. “Si è capito che in campo per queste regionali ci sono due visioni diverse”, dice qualcuno alla fine della serata.
L’unico confronto pubblico – all’americana ’La tua tERra’– tra Michele de Pascale, candidato di centrosinistra, ed Elena Ugolini, in corsa con il centrodestra, è stato organizzato dal Carlino con 11 domande più un appello al voto, e condotto dalla direttrice di Qn, Carlino, Nazione, Giorno e Luce!, Agnese Pini, e il vicedirettore del Carlino Valerio Baroncini.
Sala del teatro Duse pienissima, tra supporter, candidati, politici e semplici cittadini che non hanno fatto mancare applausi e qualche ’rumore’ in sala. Tra una risposta e l’altra (2 minuti a testa, più due bonus di 1 minuto) anche gli interventi dei nostri giornalisti Andrea Zanchi, Massimo Pandolfi e Cristina Degliesposti che hanno fatto il fact-checking di alcuni temi.
De Pascale ha giocato all’attacco, l’attacco di chi “ha un’esperienza di governo alle spalle” da sindaco di Ravenna, orgoglioso della sua terra, ma che vuole anche “scrivere una pagina nuova”, ad esempio sulla sanità su cui lancia un grande cantiere di riforma. Non ha, quindi, mancato di punzecchiare la sua avversaria, cercando di metterla in difficoltà, a volte anche citando alcune sue frasi dette nel corso della campagna elettorale.
Molto forte, secondo anche i dem seduti in platea interpellati alla fine del dibattito, il capitolo sulla sanità dove, di fronte alla fazione di Ugolini che in sala rumoreggiava quando diceva che il sistema emiliano-romagnolo è comunque un’eccellenza, ha risposto con una battuta molto applaudita: “La verità vi fa male...”. De Pascale, in jeans, camicia bianca (senza cravatta) e giacca scura, convince anche sul tema dei diritti (pillola abortiva a domicilio e fine vita) e, da sindaco dell’alluvione, ha smentito la sua avversaria, lanciando attacchi sui rimborsi, “procedura gestita molto male”.
Più un diesel Elena Ugolini (in giacca e pantaloni di velluto scuri), che ha graffiato sul finale attaccando di nuovo l’ex governatore e ora europarlamentare Stefano Bonaccini (“siamo qui perché aveva bisogno di un posto in anticipo”), ma precedentemente era stata corretta da de Pascale e dal fact checking del ‘Carlino’ sui rimborsi ai beni mobili da alluvione. “E’ la prima volta che ci sono”.
“No, è falso”, da de Pascale. Sulle delocalizzazioni: “Un’extrema ratio. Una signora a Traversara (Ravenna) mi ha chiesto di spostarsi per salvare le coltivazioni. Penso si possa fare, con un fondo della Regione che si aggiunga alle risorse da Roma”.
Ugolini non ha mai citato il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, al centro della polemica dopo la violenta alluvione che ha colpito il capoluogo, ma piuttosto ha ri-attaccato su Sanità e Sicurezza (creerò un assessorato). Dalla platea domande dalle scuole Guido Reni, da un centro sociale per anziani Malpensa e da studenti universitari, intervistati da Mariateresa Mastromarino.
“I Cau sono stati una toppa su un vestito vecchio. E i professionisti del settore si sentono soltanto esecutori di protocolli decisi da altri”. L’accusa sulle infrastrutture: “Ho fatto 70mila chilometri per girare la regione, che è bloccata”. Poi la proposta. “Lancerò un piano casa regionale, servono delle convenzioni per giovani e studenti con le garanzie della Regione”. Infine aborto e fine-vita, “che non può essere decisa con atti amministrativi, serve una legge nazionale. La 194 va protetta in tutte le sue componenti, e sull’ultima disposizione del direttore della sanità regionale sulla pillola abortiva che può essere presa a casa in solitudine, mi sono stupita sia stata emanata poco prima del voto”.