Martina Bologna. "Si combatte, non è tutto come qui a Bologna"

Il deputato Pd assieme a De Maria al mercato di via Murri. "Salvini passa, Bonaccini resta"

Maurizio Martina al mercato di via Murri

Maurizio Martina al mercato di via Murri

Bologna, 24 gennaio 2020 - "Si combatte - è la camdida risposta di Maurizio Martina (VIDEO), in tour assieme ad Andrea De Maria al mercato di via Murri  -, ma domenica dovete darci una mano. Coinvolgete gente, ce n’è bisogno’.  Alle 10 dell'ultimo giorno utile per la campagna elettorale la passeggiata è fra le bancarelle e i cittadini che non sono tantissimi, ma quelli che ci sono, sono convinti delle loro idee. "Quella che porta avanti Salvini è una politica che mi sembra di avere già visto", si sente dire da qualche cittadino. E altri rispondono a Martina: "Non c’è bisogno di dirmi chi votare, io lo so già: su certi valori non si può passare sopra".

I due parlamentari  Pd, sostenuti dai volontari del Pd e accompagnati dalla vicesindaco Marilena Pillati, da Rosa Maria Amorevole, presidente del quartiere Santo Stefano, e da Rosanna Zecchi, presidente Associazione dei famigliari delle vittime della Uno bianca, hanno risposto alle domande di chi li fermava: "Cosa succederà domenica?".   Se il "clima di Bologna è ottimo", commenta De Maria, tuttavia "non tutto è come qui. Ma noi siamo ottimisti sul voto di domenica: anche gli altri Comuni riconoscono le competenze di Stefano Bonaccini".  

Dopo il mercato, Martina e De Maria passano al Pilastro, teatro, in questi giorni, della "peggiore politica che ci possa essere", commenta Martina. Dopo, infatti, i blitz di Matteo Salvini ai campanelli dei residenti, è stato allestito "sarà anche lì un banchetto del Pd - segnala De Maria -, perché vogliamo dare un segnale rispetto all’azione di Salvini’.  "Penso che dobbiamo marcare la differenza rispetto a quello che abbiamo visto i giorni scorsi - continua Martina -: non si sostengono i cittadini con le provocazioni. Quel gesto, suonare ai campanelli delle persone per chiedere ‘se spacciano’, ha dato la dimostrazione di una politica che consuma, ai fini elettorali, e poi se ne va. Abbiamo bisogno di dire a tutti che le cose si possono migliorare". Con Bonaccini, "segnamo la differenza - aggiunge il segretario del Pd -. Abbiamo bisogno di una politica seria che Stefano interpreta. Mentre noi tagliamo le tasse alle buste paga di 16 milioni di lavoratori, c’è uno dall’altra parte che pur di fare la diretta social suona ai campanelli, salvo poi dire ‘se lui non è uno spacciatore, mi scusi’. In questi giorni mi sono permesso di dire Salvini passa, ma Bonaccini resta: c’è bisogno di un presidente che si metta lì e lavori anche quando i riflettori sono spenti".

E poi rilancia: "Andate a chiedere ai pastori sardi se hanno rivisto la Lega dopo che gli aveva promesso di risolvere il problema del prezzo del latte: vi diranno di no, che sono spariti". Il voto di domenica che sarà la prova del 9 anche per le manifestazioni portate avanti della sardine, che "hanno risvegliato l’attenzione di tante persone e spero che continuino a contribuire dopo il voto - conclude Martina -. A Bibbiano quello di Salvini è stato un gesto spregevole: utilizzare storie delicate in quel modo è una concezione della politica e delle responsabilità pubbliche totalmente diversa dalla mia’.