PAOLO ROSATO
Elezioni Emilia Romagna

Sanità, il candidato de Pascale a Bologna: “Il sistema sta crollando. Colpe non solo a destra”

In 300 al Katia Bertasi, tanti applausi. "Tutti aiutino il cambiamento. Più risorse pubbliche alla salute, non faremo sconti a nessuno". Lepore: "Dovremo fare squadra". Critiche ai Cau da parte della Cgil

Bologna, 5 settembre 2024 – «Abbiamo quasi sistematicamente sbagliato la dimensione delle sale". Michele de Pascale ieri si è goduto il pienone al Katia Bertasi, di fianco a piazza Lucio Dalla in Bolognina, con oltre 300 persone (più di 200 sedute) che lo hanno ripetutamente applaudito. E lo ha fatto notare, il candidato del centrosinistra alle Regionali di novembre, prima di snocciolare di nuovi i suoi 10 punti fermi su come potenziare e far evolvere il perno su cui gira tutta la sfida elettorale, la sanità. "Le sale in tutta la regione si sono affollate per discutere di salute anche nel mese di agosto, non succede altrove – ha detto il sindaco di Ravenna, di fianco a lui Manuela Rontini e il sindaco Matteo Lepore –. Le campagne elettorali stanno diventando la fiera dell’ovvio. Noi avremo una priorità: la salute pubblica e la difesa del sistema sanitario regionale. Da tutti gli altri settori, dalla scuola alla cultura, ho ricevuto telefonate in queste settimane dopo aver stabilito quella priorità. Ma le politiche per la salute davanti al resto sono una pre-condizione".

Poi de Pascale ha ricordato i suoi dieci punti. "Se voglio essere critico, prima devo essere autocritico: il sistema nazionale sta crollando e non è solo colpa di Giorgia Meloni che si è insediata da due anni. Appena dici che il finanziamento pubblico alla Sanità va alzato ti trovi tutti i parlamentari di centrodestra emiliano-romagnoli e pure la mia avversaria politica attuale – Elena Ugolini, citata pochissimo – che arrivano a dire che invece è adeguato. C’è un corto circuito, quella battaglia deve essere oggettiva e bipartisan. Non ascolteremo diktat di partito che ci diranno di ritirardi dalla battaglia, qualsiasi governo non faremo mai sconti a nessuno".

In platea c’erano tra gli altri Raffaele Donini (assessore regionale Sanità), Luca Rizzo Nervo (assessore comunale Welfare), Federica Mazzoni (segretaria provinciale Pd), Luigi Tosiani (segretario regionale Pd), i direttori generali Chiara Gibertoni (Sant’Orsola) e Paolo Bordon (Ausl).

"Dobbiamo garantire le migliori cure possibili sul pianeta terra a tutti, nel 2024 – ha aggiunto de Pascale –. Noi mai saremo quelli che diremo a una persona che si fa 12 ore in pronto soccorso che la media è 14". Quindi il dettaglio dei 10 punti. "Serve un nuovo patto con la medicina generale, e interventi sulla salute che siano integrati con tutte le altre politiche regionali". Poi le liste d’attesa per le visite e gli esami specialistici. Senza appropriatezza delle prestazioni il "sistema non può pensare di tenere, tutti siano disponibili ad un cambiamento. Oggi ci sono persone che non hanno bisogno di una data prestazione e invece ce l’hanno, e spesso chi ne ha bisogno veramente è in lista".

Lepore aveva preceduto de Pascale. "Una delle cose che mi ha convinto di più di Michele e questa volontà di confrontarsi lungo il percorso. Se vogliamo essere eccellenti dobbiamo essere noi stessi. Sulla Sanità, se vogliamo salvare l’Emilia-Romagna abbiamo un dovere in più, dobbiamo essere una squadra". Fiume di interventi finali, con alcuni cenni critici a ciò che è stato. Gianni Monte (Cgil): "La creazione dei Cau è una cosa lontana da quello che si dovrebbe provare a fare". Danila Valenti (Ausl): "Punti nascita chiusi e poi riaperti hanno fatto male a noi professionisti, dobbiamo vincere dicendo la verità".