Elena Ugolini: "Davanti agli eventi atmosferici estremi che hanno colpito la nostra Regione, sono due le considerazioni: non possiamo più considerarli come straordinari perché ogni due anni siamo daccapo, quindi dobbiamo saperci difendere; la seconda è che hanno causato conseguenze disastrose perché l’Emilia-Romagna è stata lasciata a se stessa. Fiumi, canali, torrenti non sono mai stati curati e così gli argini sono diventati dei boschi e la capacità idrica (quindi, quanta acqua c’è nei letti dei fiumi) si è ridotto drasticamente perché non sono mai stati dragati i corsi d’acqua. Cosa fare? Rivedere tutti gli enti preposti alla sicurezza territoriale ed eliminare quelli inutili: ad esempio, la nostra Regione ha unito l’agenzia per la sicurezza del territorio con la Protezione Civile. Unica regione ad averlo fatto: un grandissimo errore. Faremo poi un grande piano di manutenzione di tutti i corsi d’acqua della nostra Regione. Le vasche di laminazione progettate sono ventitré ma quelle attive sono dodici e addirittura nove sono ancora da definire. Davanti a questa inefficienza non è più credibile chi il Pd".
Michele de Pascale: "Serve un investimento immediato di manutenzione e pulizia radicale di tutti i corsi d'acqua e un piano straordinario di opere e interventi di prevenzione e protezione del territorio, allargamento degli argini, vasche di espansione e di laminazione, aree ad allagamento programmato. Intendiamo costituire un'agenzia regionale dedicata esclusivamente alla sicurezza del territorio e al contrasto al dissesto ideologico. Chiederemo al Governo che attribuisca tutte le responsabilità di Commissario in capo al prossimo presidente di Regione".
Federico Serra: "La prima cosa da fare è una moratoria su tutte le grandi opere, dal Passante di Bologna fino all’ampliamento delle autostrade su tutto il territorio. È necessario fermare questi progetti per riflettere e riorientare le risorse, perché senza risorse non possiamo mettere in sicurezza il territorio. Le risorse devono essere dirottate verso la lotta al dissesto idrogeologico. Dobbiamo investire in lavori pubblici di qualità per sistemare il territorio, non per allargare le autostrade, che al momento servono solo al traffico di merci".
Luca Teodori: "Manutenzione dei corsi d'acqua, rimozione delle alberature lungo i fiumi, pulizia degli alvei e la creazione di bacini. Siamo contrari alla delocalizzazione di case e aziende e rifiutiamo la proposta di un'assicurazione obbligatoria per le attività produttive, che porterebbe alla deindustrializzazione di intere aree dell'Emilia e della Romagna. Stato e Regione devono assumersi la responsabilità di garantire la manutenzione del territorio, non chiedere alle persone di abbandonare le loro case e attività".