Salvini, Facebook rimuove il video del citofono del Pilastro

A dirlo è l'avvocato La Torre che difende il ragazzo a cui il 21 gennaio il leader della Lega ha suonato chiedendo se era uno spacciatore

Salvini al citofono del palazzo del Pilastro (Foto Schicchi)

Salvini al citofono del palazzo del Pilastro (Foto Schicchi)

Bologna, 28 gennaio 2020 - "Facebook ha rimosso dalla pagina di Matteo Salvini il 'video della vergogna': la diretta della sua citofonata a casa di Yassin". A dirlo è l'avvocato Cathy La Torre, che difende il ragazzo del Pilastro di Bologna, dove il 21 gennaio il leader della Lega è andato a suonare al citofono, chiedendo se lì abitava uno spacciatore. Ne era stata chiesta la rimozione per 'incitamento all'odio'. L'avvocato ha pubblicato lo screenshot con cui Facebook comunica la rimozione.

 

"È la prima di una lunga serie di vittorie per cui ci batteremo fino allo stremo, ve lo prometto, su questa meschina pagina della nostra vita democratica". Lo scrive su Facebook l'avvocato Cathy La Torre, commentando la rimozione del 'video del citofono' dalla pagina social di Matteo Salvini. "Quella diretta - sostiene il legale - ha devastato la vita di Yassin. Yassin, incensurato, 17enne italiano e giocatore di calcio, si è ritrovato in tutta Italia bollato come 'lo spacciatore'".

"La rimozione del video - conntinua il legale - non riparerà tutto questo. E Matteo Salvini sarà chiamato a rispondere delle sue responsabilità per le vie previste dalla legge. Ma è un segnale comunque straordinario. Un ex Ministro dell'Interno vede rimosso il video di una sua incursione nella vita di una famiglia, nella sua privacy, a seguito di una segnalazione per 'incitamento all'odio'. È una vittoria. Ma è solo la prima". Sulla 'citofonata' di Salvini al Pilastro non c'è, al momento, alcun accertamento da parte della Procura di Bologna. 

"Sicuramente il post è stato segnalato da altri per incitamento all'odio. Noi riteniamo che violasse la privacy e fonti di Facebook ci confermano la rimozione è stata fatta per la violazione delle loro policy sulla privacy". A precisarlo è lo stesso avvocato.

"Stiamo agendo in tutte le sedi competenti perché riteniamo che il nostro assistito abbia subito una grave violazione della sua privacy, della reputazione, della dignità e della vita privata. Non è nostra intenzione far passare chi non è vittima come vittima, perché l'unica vittima in questa circostanza è un ragazzo ingiustamente accusato e ingiustamente molestato presso la propria abitazione". A spiegarlo è sempre l'avvocato Cathy La Torre.

"Agiremo nei confronti di Salvini come avremmo agito nei confronti di qualsiasi cittadino - prosegue La Torre -. Secondo quanto si apprende, al momento l'intenzione è quella di intentare una causa civile e non di presentare una denuncia penale". 

E arriva anche un'interrogazione al Ministro dell'Interno da parte del deputato del Pd Andrea De Maria, per chiedere se "le autorità competenti hanno richiesto a chi era presente, a tutela della sicurezza, informazioni" e "quali siano, nel caso, i riscontri ricevuti" su quanto è accaduto al Pilastro. Come riporta De Maria in una nota, la residente che ha accompagnato l'ex ministro nel quartiere ha riferito, in un'intervista, che è stata contattata da un esponente delle forze dell'ordine dicendo che qualcuno della Lega voleva venire al Pilastro.

"A prescindere da azioni legali a propria tutela che possano assumere i cittadini interessati - ha aggiunto il deputato dem - il senatore Salvini ha compiuto un atto evidentemente molto discutibile e anche foriero di generare conflitti e tensioni, alla presenza di numerosi operatori delle forze dell'ordine".