Elezioni Marche 2020, il confronto tra gli otto candidati. "Così ripartiremo"

Primo match a Fermo, moderato da Enrico Mentana. Presente anche Diego Della Valle

I candidati alla presidenza della Regione Marche (foto Zeppilli)

I candidati alla presidenza della Regione Marche (foto Zeppilli)

Fermo, 29 agosto 2020 -  Passa sempre per la comunità di Capodarco la politica che conta, si tiene sul terrazzo della grande casa il confronto pubblico tra gli otto candidati alla guida della Regione Marche. L’iniziativa è del Centro studi Carducci, il presidente Luca Romanelli ha consegnato a tutti una proposta per il territorio e per le Marche, per ripartire e rilanciare, per restituire protagonismo ai giovani.

Il padrone di casa don Vinicio Albanesi saluta i 230 presenti e quelli che sono rimasti fuori per le norme Covid, in prima fila l’amico Diego Della Valle, sul palco il giornalista Enrico Mentana a moderare la chiacchierata. Polemiche Anna Rita Iannetti, del 'Movimento tre V', contrari ai vaccini e per una sanità della prevenzione, e Sabrina Banzato di Vox, il movimento ideato da Diego Fusaro. Partono contro la gestione avuta finora nelle Marche, si parla di promozione della salute ma anche di una gestione del Covid, sottolinea la Banzato, del tutto sbagliata dal punto di vista politico.

Roberto Mancini del movimento 'Dipende da noi' mette al centro le persone e pensa ad una politica come etica applicata. La sfida vera è tra Gian Mario Mercorelli, Movimento 5 Stelle, Francesco Acquaroli per il centrodestra e Maurizio Mangialardi per il centrosinistra. Mentana parte dal mancato accordo tra 5 Stelle e centrosinistra, nonostante l’intervento del premier Conte. Per Mangialardi il problema non c’era, per Mercorelli il problema era proprio il nome del candidato, troppo in continuità col passato, impossibile mutuare il modello nazionale. Per Acquaroli la prima domanda è stata sulla cena fascista, già al centro di una polemica a distanza con lo stesso Mentana: "Sfido chiunque a trovare traccia di interventi o elementi minimi che possano far sospettare o mettere il dubbio della mia visione democratica e rispettosa della costituzione, non ho assolutamente nostalgia del passato".