Elisabetta Belloni tra i 'papabili' al Quirinale. Chi è la donna a capo degli 007 italiani

Donna delle istituzioni, diplomatica stimata anche all’estero, può vantare un profilo tecnico e super partes. E in Toscana ha una seconda casa

Elisabetta Belloni

Elisabetta Belloni

Firenze, 24 gennaio 2022 - Tra i nomi eccellenti invocato in queste ore da più di qualcuno nel dibattito per l’elezione del Presidente della Repubblica, c’è quello di Elisabetta Belloni, prima donna al vertice dell'intelligence italiana. Un nome fuori dai giochi politici, che proprio per questo potrebbe unire e risultare il nome giusto. La nomina a direttore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis), da parte del premier Mario Draghi a maggio del 2021, ha segnato una tappa miliare nel lungo cammino di affermazione delle donne nelle istituzioni.

 

Ma chi è Elisabetta Belloni? 63 anni, super diplomatica, stimatissima donna delle istituzioni apprezzata anche all’estero, romana ma col cuore in Toscana. Ha infatti una seconda casa a Monte San Savino (Arezzo), immersa nelle dolci colline in località Giglioni. La prima donna a capo degli 007 italiani si è laureata in Scienze politiche nel 1982 alla Luiss di Roma, e ha ricoperto nella sua carriera tutta una serie di importanti incarichi. Giovanissima, nel 1985 quando aveva soli 27 anni, inizia a lavorare alla Direzione generale degli Affari politici: alla Farnesina è l’inizio di una prestigiosa carriera diplomatica. L’anno successivo si trasferisce a Vienna prima e Bratislava.

Rientra in Italia dove ricopre vari ruoli di alta responsabilità e prestigio al Ministero degli Esteri: capo dell’Ufficio per i Paesi dell’Europa centro-orientale, capo della segretaria della Direzione per i Paesi dell’Europa, capo della segretaria del Sottosegretario di Stato agli Esteri. In questi anni ha collaborato con tutti gli schieramenti politici: nel 2004 è stata nominata capo dell’unità di crisi della Farnesina da Franco Frattini, ministro degli Esteri del governo Berlusconi, che nel 2008, la nomina direttore generale per la Cooperazione allo sviluppo. L’allora ministro degli Esteri Paolo Gentiloni per il governo Renzi nel 2015 la nomina Capo di Gabinetto alla Farnesina. Quando Gentiloni diventa presidente del Coniglio, la nomina Segretario generale del Ministero degli Esteri: è la prima donna a ricoprire un tale incarico, che ricopre anche durante il governo Conte.

Viene poi nominata dal governo presieduto da Mario Monti direttore generale per le Risorse e l’Innovazione. Da sempre in prima linea nelle emergenze internazionali, si è occupata della gestione del coordinamento delle ricerche dopo lo tsunami in Thailandia, e di dossier delicatissimi tra cui quello di Giulio Regeni. Parla quattro lingue, la sua è una figura ‘tecnica’ e stimata a livello internazionale, lontana dai partiti e proprio per questo in grado di mettere d’accordo tutti. Che accontenterebbe anche chi si augura sia una donna a salire per la prima volta al Colle.

 

Maurizio Costanzo