25 aprile 2022, Anpi Emillia Romagna: "Portò la pace. Rinnoviamo la vera narrazione"

L'impegno per onorare chi ha combattuto per dare all'Italia libertà. Lunedì tutti in piazza. Il Sindaco Lepore solidarizza con l'associazione per gli attacchi subiti

Il ritrovo dell'Anpi Emilia Romagna a Bologna

Il ritrovo dell'Anpi Emilia Romagna a Bologna

Bologna, 20 aprile 2022 - "Il 25 aprile è la festa della Liberazione del nostro Paese dal nazifascismo" e in questa data l'Anpi "rinnova il suo impegno per onorare le partigiane e i partigiani che hanno combattuto per dare all'Italia libertà, democrazia e una Costituzione che ha ricollocato il nostro Paese, dopo la vergogna della dittatura fascista, nel consesso internazionale tra i Paesi democratici". Con questo approccio, l'associazione dei partigiani dell'Emilia-Romagna auspica che che le iniziative celebrative previste nelle città "vedano quest'anno la più ampia partecipazione dei cittadini". Ma anche "una manifestazione unitaria di volontà che la pace e la libertà che la Liberazione dal nazifascismo ha assicurato al popolo italiano possano diventare patrimonio di tutti i popoli".

È il messaggio che arriva oggi dall'Anpi dell'Emilia-Romagna in un documento intitolato "Riflessioni del coordinamento Anpi Emilia-Romagna" che campeggia sul portale dell'associazione dei partigiani di Bologna. E dove si dice che "va rinnovata una narrazione vera del significato della lotta partigiana, senza retorica e senza nascondere contraddizioni e complessità del quadro in cui si sviluppò. Con particolare attenzione ai giovani, vorremmo trasmettere una memoria ricca e rigorosa di quel passaggio drammatico e positivo nella storia unitaria del Paese". Questo senza "ignorare un'offensiva pluridecennale imperniata su un racconto della lotta partigiana che azzera i contesti, semplifica rozzamente, trasporta gli avvenimenti del passato nel presente per giudicarli con il metro di oggi e farne un uso strumentale e propagandistico".

L'Anpi risponde alle critiche

Riguardo al dibattito di questi giorni invece: "C'è dibattito dentro l'Anpi? Certo, come in tutto il Paese che si interroga preoccupato ed è un fatto positivo. Come si è detto nel nostro recente Congresso nazionale, non siamo una caserma. Ma c'è unità profonda e persuasa sui fondamentali che da sempre costituiscono l'essenza morale, civile e politica della nostra Associazione: pace nella giustizia e nella libertà; contro ogni ritorno, comunque mascherato, delle vecchie ideologie razziste, fasciste e autoritarie; difesa e realizzazione della Costituzione repubblicana e antifascista". Lo mette in chiaro l'Anpi dell'Emilia-Romagna, così come respinge "tutto ciò che tende a configurarsi come una vera e propria campagna di denigrazione dell'Anpi". Al contrario, invece, "invitiamo tutti a discutere nel rispetto delle reali posizioni di ognuno e a non trasformare in anatemi ciò che costituisce il fisiologico e libero funzionamento di una democrazia. La conquista della libertà e della democrazia è costata morti, invalidi, un paese distrutto". 

Il messaggio di vicinanza del Sindaco Lepore

Alla vigilia del 21 aprile, giorno in cui Bologna ricorda la liberazione dal nazifascismo, il sindaco di Bologna Matteo Lepore scrive alla presidente dell'Anpi provinciale, Anna Cocchi. Nella lettera il primo cittadino si congratula per la riconferma di Cocchi alla guida dell'associazione e anticipa che abbracciandola domani in piazza Nettuno darà "dimostrazione pubblica di dove sia possibile trovare il sindaco di Bologna: sempre al fianco dell'Anpi e a presidio del nostro sacrario dei caduti per la libertà".  Lepore solidarizza quindi con l'associazione dei partigiani per gli attacchi subiti negli ultimi giorni a causa della posizione assunta sulla guerra in Ucraina. "È un momento davvero drammatico per l'Europa, per l'Ucraina e per la coesistenza pacifica tra le nazioni", scrive il sindaco Pd. Proprio per questo "è opportuno fare memoria e ricordare i valori fondamentali della nostra Costituzione repubblicana. Una carta antifascista, che ripudia la guerra come atto di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali". È una posizione "scomoda e difficile - sottolinea poi Lepore - quella di chi deve custodire principi che devono rimanere saldi a prescindere dai dibattiti strumentali del giorno per giorno". A questo proposito, si rivolge ancora alla numero uno Anpi, "ti esprimo la mia piena solidarietà per i vergognosi e strumentali attacchi politici subiti dall'Anpi nelle ultime settimane. Attacchi si badi bene, non semplici critiche, mosse da voci che preferiscono delegittimare e distruggere un patrimonio di valori che non appartiene proprio a nessuno, se non a chi la vita l'ha persa per la l'indipendenza e la dignità della patria nel corso della seconda guerra mondiale".